Padova, i single si danno appuntamento al Santo: preghiere e aperitivi per l’anima gemella

Sabato i frati organizzano "Sant’Antonio casamenteiro": attesi in 300 e un “miracolo”del fidanzamento c’è già stato 
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CHIOSTRO BEATO LUCA BELLUDI
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CHIOSTRO BEATO LUCA BELLUDI

PADOVA. Nel mondo delle relazioni sempre più libere e disinibite, la stabilità emotiva diventa spesso un miraggio. Non solo dal punto di vista sentimentale, anche nel dare un senso alla propria esistenza fondandola su legami solidi e genuini. Trovare tutto questo sembra richiedere un miracolo? Per molti sì, e allora perché non chiedere a chi di miracoli se ne intende.

Sant’Antonio nella cultura latina e sudamericana è il santo a cui migliaia di persone si rivolgono per trovare l’anima gemella. Per il secondo anno i frati della basilica organizzano “Sant’Antonio casamenteiro”, evento di preghiera e aggregazione che accoglie i single tra i 20 e i 50 anni offrendo un’occasione di spiritualità, confronto e vicinanza.

Ricerca di un legame

L’appuntamento, al quale sono attese circa trecento persone, è sabato con un incontro alle 16.30 nello Studio teologico a cui seguiranno la messa e un apericena nel chiostro del beato Luca Belludi. A promuovere l’iniziativa è padre Oliviero Svanera, rettore della basilica del Santo: «Tante persone, superata la giovinezza, sentono di non aver ancora trovato la propria strada.

Negli affetti anzitutto, spesso messi in secondo piano rispetto ad altre difficoltà. Studio e ricerca del lavoro catalizzano per lungo tempo le energie, spesso con risultati deludenti. Oppure l’accudire per anni i parenti anziani. Poi arriva un punto in cui ci si trova spaesati, a cercare un senso». Il rischio è passare anni rimandando la propria realizzazione pensando di avere a disposizione un tempo infinito. D’un tratto le cose cambiano e ci ritrova a pensare che sia “troppo tardi”.

Punto di aggregazione

Per questo i frati vogliono creare un punto di aggregazione per le fasce di persone a cui sono rivolte meno iniziative, che spesso in ambito religioso privilegiano giovani e famiglie. «Non siamo un’agenzia matrimoniale», scherza Svanera. «Vogliamo dare la possibilità di comunicare e conoscersi. Chissà poi che con l’intercessione del Santo qualcuno riesca a creare una relazione stabile per guardare insieme al futuro».

Lo stesso papa Francesco aveva citato il ruolo di Antonio, patrono delle giovani argentine in cerca di un fidanzato. «A vent’anni chiedono che venga, che tenga, che convenga. A trenta che venga e che tenga. A quaranta basta che venga, come sia», aveva scherzato. Lo scopo dell’evento, al di là dell’accasarsi, è dare spazio a chi non vuole restare da solo.

Scelta da rispettare

«La scelta di essere single va rispettata», spiega il rettore, «purché non sia vissuta con sofferenza e rassegnazione, come spesso accade». A parlarne sabato prima della messa sarà il Gruppo Sale, nato ai Santuari Antoniani di Camposampiero e che riunisce un’ottantina di persone. L’evento richiede l’iscrizione online e sono attese circa trecento persone, per lo più fra i 35 e i 45 anni.

«La registrazione e il limite di età ci sono serviti per preparare al meglio un incontro a cui teniamo molto» conclude il rettore. Dopo la celebrazione spazio alla voglia di stare insieme con l’aperitivo accompagnato dalla musica della banda di Selvazzano in attesa dell’intercessione. E Sant’Antonio un miracolo a Padova lo avrebbe compiuto: lo scorso anno una giovane aveva radunato un centinaio di amici virtuali conosciuti su Facebook.

Si sono dati appuntamento in basilica per conoscersi di persona e, dopo aver recitato con padre Svanera la preghiera “Si quaeris miracula” , a distanza di qualche mese il fidanzato tanto cercato è arrivato davvero. —

Serena De Salvador
 

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