Padova, notte bianca dei saldi: shopping senza code

Il centro si è riempito ma nessuna ressa ai negozi. Commercianti fiduciosi: "Così tiriamo il fiato"

PADOVA. Non proprio un sabato qualunque, ma le code fuori dai negozi ormai sono preistoria. Crisi, outlet, “pre-svendite mascherate”, iniziate un mese fa, hanno annacquato la prima giornata di saldi, andata in scena ieri. A rendere la giornata ancora più piatta sul fronte shopping ci ha pensato il meteo, che ieri ha regalato una calda giornata di sole. Tantissimi padovani hanno scelto la via del mare piuttosto che una passeggiata sul listòn. Nicola Rossi, numero uno di Confesercenti, ha tracciato un bilancio del d-day dei saldi: «La mattinata non è andata male», ha affermato, «gli sconti fanno sì che molti possano acquistare ciò che a prezzo pieno non si sarebbero potuti permettere. I negozianti invece possono tirare il fiato, con entrate “fresche” che permettono di pagare i conti». Il centro si è popolato ieri sera, in occasione della “notte bianca” dei saldi: negozi aperti (anche se alla spicciolata), musica e spettacoli hanno convinto più di qualcuno ad aprire il portafogli per portare a casa un’occasione scontata.

I negozi.

Michela Menato, del negozio Emma di via San Fermo, punta il dito contro quanti hanno estrogenato il momento dei saldi dando avvio alle svendite ben prima del 6 luglio: «Non ci lamentiamo», ha sottolineato, «c’è stato movimento, ma quanti clienti già settimane fa hanno preteso sconti perché ci dicevano che altri negozi li facevano già?». Una parola anche sulle “notti bianche”: «Un’apertura serale in occasione dei saldi va benissimo, ma dovremmo rimanere aperti tutti, non alla spicciolata, in modo da offrire un servizio migliore ai clienti».

Il budget.

Barbara Bergo e Chiara Salvaggio, di Prestige, boutique di via San Fermo, hanno registrato un decremento vertiginoso del denaro a disposizione: «È stata una giornata positiva, abbiamo avuto molti clienti», hanno spiegato, «ma abbiamo notato che molti degli scontrini emessi non hanno superato i cento euro di valore.

Le persone comprano, ma con molta oculatezza e risparmiando molto. Contiamo molto sull’apertura domenicale e sulle prossime settimane, quando le svendite entreranno nel vivo».

Concorrenza web.

«Saldi? È tutto cambiato dopo l’apertura degli outlet, degli spacci aziendali e la diffusione degli acquisti via internet». Stefano Cappelletto, titolare dell’omonimo store di galleria Borromeo, pur registrando una giornata positiva, ha affermato che «l’unico modo per garantirsi i clienti in periodo di sconti durante la crisi è la serietà». «Noi siamo aperti dal 1948 e abbiamo dimostrato di fornire un buon prodotto e di non aver mai alterato un cartellino. È la fidelizzazione che permette ai commercianti di sopravvivere a fronte della concorrenza dei nuovi modi di fare shopping, dai maxi-outlet alle occasioni che si trovano on line».

I dati Confesercenti.

Nicola Rossi, numero uno di Confesercenti, ha fornito alcuni numeri che danno il polso di cosa negozianti e clienti si aspettino dai saldi estivi 2013: «Gli sconti dovrebbero portare un guadagno di 56 milioni di euro tra Padova e provincia.

Denaro che la gente non spenderà per acquistare il superfluo. Il 25 per cento dei padovani ha affermato che, se non ci fossero i saldi, non sarebbe in grado di fare acquisti. Ieri è andata discretamente, in linea con quanto ci aspettavamo. L’aver fissato un’unica data per l’avvio dei saldi a livello nazionale poi ha messo fine a un “turismo degli acquisti” che ledeva molto il Veneto e Padova».

La notte bianca.

A fronte di un pomeriggio poco movimentato, ieri sera la “notte bianca”, che ha regalato musica, balli e divertimento a quanti hanno scelto di fare shopping by night, ha richiamato in centro migliaia di persone. Molti i negozi aperti per fare compere a ritmo di Zumba in piazza Cavour e in piazza delle Erbe. Domani sera si replica con il jazz, in piazzetta Pedrocchi e in via Santa Lucia.

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