Padova, ricercatori annunciano: scoperto l'elisir di lunga vita

E' una molecola vegetale, testata su 25 cavie da laboratorio ne ha aumentato il ciclo vitale del 50 per cento
(foto Agf)
(foto Agf)

PADOVA. Al Vimm (Istituto veneto di medicina molecolare) di Padova si studia da tempo l’elisir di lunga vita. E la novità è la scoperta di una nuova molecola di origine vegetale che, somministrata a 25 cavie da laboratorio, ne ha aumentato l’aspettativa di vita del 50 per cento. 

È emerso ieri durante la conferenza stampa di presentazione della campagna “Adotta un ricercatore”, che vede da anni l’Ascom come parte attiva nell’impegno a favore della ricerca scientifica. Un assegno da 25 mila euro per un anno per contribuire allo sviluppo degli studi del professor Andrea Alimonti e del suo staff che da anni lavora allo sviluppo di una diagnosi precoce e di una terapia per il cancro alla prostata.

Il professor Francesco Pagano davanti alla sede del Vimm
Il professor Francesco Pagano davanti alla sede del Vimm


Proprio dalla ricerca che il professor Alimonti persegue nel campo delle sostanze in grado di accelerare l’invecchiamento della cellule tumorali (e nel contempo di stimolare la reazione immunitaria dell’organismo), è nato uno studio collaterale che, se validato da ulteriori test su organismi complessi, potrebbe svelare la vera pietra filosofale della società contemporanea, l’elisir di lunga vita. «Studiando i meccanismi di invecchiamento delle cellule, tumorali e non solo», ha spiegato Alimonti, in videoconferenza dallo Ior (Institute of Oncology Research) di Bellinzona, in Svizzera, «abbiamo avuto modo di approfondire alcune delle più interessanti reazioni cellulari all’invecchiamento e ci siamo cimentati sia nel tentativo di accelerarne il processo che di rallentarlo, in entrambi i casi con successo».

«Ad oggi siamo alle fase dei test preclinici di laboratorio, ma i risultati che abbiamo riscontrato sulle cavie sono incoraggianti: proprio in questi giorni abbiamo sottoposto alla commissione scientifica internazionale messa in piedi dal professor Francesco Pagano, presidente del Vimm, i risultati dei primi test su 25 topolini la cui sopravvivenza è stata incrementata del 50%. Abbiamo ancora molti studi da svolgere prima di validare l’efficacia della molecola su umani ma, trattandosi di una sostanza vegetale, il percorso per arrivare ai test sugli esseri umani può essere più breve».

Il sistema della ricerca padovano quindi si conferma polo competitivo internazionale in ambiti che hanno visto i grandi colossi multinazionali globali investire miliardi di dollari. «Come ogni anno», ha detto Patrizio Bertin, presidente Ascom, «lavoriamo per dare modo ai nostri associati di partecipare al supporto della ricerca scientifica affidando i fondi raccolti alla grande competenza del Vimm perché i percorsi della ricerca prendono strade inedite ma utilissime per il futuro della salute dell’uomo». —


 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova