Padova, rivoluzione park: si paga via sms

Da ottobre il nuovo sistema di Aps. L'assessore Grigoletto vuole mappare gli stalli per un’App e stanare i “furbetti”
FRIGO TREVISO NUOVI PARCHEGGI BLU E INTERVISTE AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOIFLM
FRIGO TREVISO NUOVI PARCHEGGI BLU E INTERVISTE AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOIFLM

PADOVA. Prove tecniche di rivoluzione dei parcheggi a Padova. Sarà un inverno in cui tutto cambierà. A partire già dal mese prossimo quando si potrà iniziare a pagare la sosta con un sms, grazie a un servizio attivato da Aps Parcheggi. Ma l’informatizzazione della sosta è uno dei “pallini” dell’assessore alla Mobilità Stefano Grigoletto che vuole inserire un sensore in ogni stallo, così da avere una centralina di controllo in grado di segnalare in tempo reale posti vuoti e posti occupati. Una rivoluzione, appunto, le cui applicazioni sono presto dette: potrebbe arrivare nel 2016 una App per cellulari in grado di segnalare agli automobilisti dove sono gli stalli liberi e condurli, attraverso il navigatore satellitare, dritti al “bersaglio”.

Pagare con un sms. Il primo passo per rendere più semplice la vita degli automobilisti padovani lo annuncia l’amministratore unico di Aps Opere e Servizi Riccardo Bentsik: «Da ottobre si potrà pagare la sosta nei parcheggi a pagamento della città con un semplice sms».

Un sistema di pagamento in funzione sia nei grandi parcheggi a struttura (tipo piazza Rabin, piazza Insurrezione o piazzale Boschetti) ma anche per i singoli posti a striscia blu nelle strade cittadine. Per questo a ogni stallo verrà assegnato un numero identificativo.

«In questo modo non sarà sempre necessario avere monetine per pagare la sosta – annuncia Bentsik – Basta un sms con la targa e l’ora di fine sosta. E quando il tempo sta per scadere l’automobilista verrà avvisato con un alert e potrà decidere di ampliare il tempo di sosta. Senza dover necessariamente correre a cambiare il bigliettino».

Il servizio non sarà legato a carte di credito ma direttamente al credito telefonico del cellulare.

Stalli monitorati. Il secondo grande passo è quello che ha in mente l’assessore alla Mobilità Stefano Grigoletto, che sta lavorando assieme ai servizi informatici di Palazzo Moroni. «Vorremmo installare dei sensori in tutti gli stalli. Così avremo una centralina di controllo con tutte le statistiche su posti vuoti e posti occupati».

Le applicazioni? Sono diverse e innovative. Sui cartelloni agli ingressi della città e ai caselli autostradali sarà possibile indicare i parcheggi liberi. E poi un’applicazione per cellulari che conduca l’automobilista direttamente allo stallo libero più vicino rispetto alla sua destinazione.

Ma c’è un rovescio della medaglia, già sperimentato a Treviso: i vigili sapranno in tempo reale quali sono i posti occupati e incrociando i dati con quelli dei pagamenti potranno andare a multare “a colpo sicuro”. Stop portoghesi, dunque.

Park Prandina. Nei progetti di Palazzo Moroni c’è anche la realizzazione di un parcheggio all’ex Prandina, una volta che sarà liberata dalla tendopoli della prefettura. «Per sistemare quello spazio occorreranno almeno due o tre mesi da quando ci verrà consegnato – ragiona Bentsik – Potremo ricavare quasi mille posti auto».

A Palazzo Moroni si sta ragionando anche sulla possibilità di trasformare a doppio senso il tratto di via Orsini fino a corso Milano, in modo da rendere accessibile il parcheggio a chi arriva dalla tangenziale.

c.malfitano@mattinopadova.it

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