Palasport in via Perosi un’impresa veneta lo costruirà in un anno

Sarà pronto in un anno, utilizzabile già la prossima primavera, il nuovo palasport privato dell’Arcella, collocato in via Perosi, nell’area tra via del Plebiscito e via Avanzo. Una struttura con una piastra polifunzionale 20 per 40 metri, in grado di ospitare partite ufficiali di pallavolo, basket, pallamano e calcio a cinque. E con spalti da 320 posti e 220 stalli di parcheggio. Una polo sportivo che cambierà il volto di San Lorenzo e che sarà realizzato con un investimento milionario dalla Domus Brenta srl della famiglia piazzolese Riello.
Le compensazioni
In cambio del via libera, che dovrebbe arrivare nel consiglio comunale del prossimo 3 giugno, il Comune otterrà l’utilizzo gratuito della struttura per 10 giorni all’anno, più 20 ore ogni settimana da utilizzare per le attività mattutine tra scuole, corsi per anziani e servizi sociali.
A contrattare le condizioni inserite nella convenzione, è stato l’assessore allo sport Diego Bonavina. Mentre l’istruttoria della pratica è stata seguita dal Suap dell’assessore al commercio Antonio Bressa: «È un’opportunità importante che proseguirà nell’opera di rilancio del quartiere», hanno spiegato i due assessori.
Il primo via libera è arrivato mercoledì scorso in commissione dove sono state sollevate solo alcune obiezioni di carattere generale («È altro consumo di suolo, sparisce un’area verde», ha osservato Marco Sangati di Coalizione civica) e di concorrenza («Ci sono già altri luoghi per lo sport poco lontani», la considerazione del leghista Alain Luciani).
Pronto in un anno
Dal momento della firma definitiva della convenzione, che avverrà in estate, ci vorranno 8 mesi di lavori. Dunque il nuovo palasport di via Perosi sarà pronto, con tutta probabilità, nella primavera del 2020.
Inizialmente si era parlato di un fondo svizzero come finanziatore del progetto. Ma la società che ha presentato la richiesta di permesso a costruire in Comune è italianissima. Di più: vicentina con solide radici nel Padovano. Si tratta della Domus Brenta srl, che ha sede a Torri di Quartesolo ma è coinvolta nell’operazione della Belvest a Piazzola.
È riconducibile alla famiglia Riello, fondata dal capostipite Benito Carlo e oggi diretta da Davide Riello.
Il palasport sarà interamente privato, per cui non si applicheranno le tariffe comunali ma quelle del libero mercato. L’investimento sarà fatto “vuoto per pieno”: il costruttore individuerà infatti un gestore per l’intero complesso che ospiterà anche palestre per arti marziali e yoga. —
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