Parco urbano termale da rinnovare Con alberi e arredi

ABANO TERME
Il Parco urbano termale, così com’è, non funziona. Servono cambiamenti per ridare sprint al commercio della zona facendolo diventare interessante e sicuro (è ancora fresco il ricordo dello scippo violento consumato di recente nella zona, nel quale è rimasto ferito il commerciante Marco Tasca). Giunta e Confesercenti ne stanno parlando e fioccano finalmente le proposte.
CASETTE solo durante i mercatini
L’assessore ai Lavori pubblici Gian Pietro Bano annuncia delle importanti novità: «La nostra idea è quella di rendere più naturalistico il parco, con la messa a dimora di nuovi alberi, che siano più resistenti rispetto agli attuali, rinsecchiti» dice «Deve diventare un parco vero e proprio. Poi l’idea è di andare a rimuovere le casette di legno per le manifestazioni. Vederle chiuse non è bello. Le posizioneremo solamente in occasione di mercatini e manifestazioni. Così facendo le preserveremo anche dalle intemperie: quando saranno rimosse, le casette (una ventina) saranno rimesse a nuovo prima di essere ancora impiegate».
COMMERCIANTI UNITI
Una quarantina di commercianti del Parco urbano si è riunita attorno a Confesercenti, che sta per presentare, quale sintesi di tre incontri, un progetto di rilancio. «Ci proponiamo di ricostruire il ruolo del parco quale anello di congiunzione fra il centro e la zona della Casa di Cura» spiegano la referente di zona per Confesercenti Vincenza Riefolo e il direttore Maurizio Francescon «Con l’architetto Valeria Pluti porteremo all’amministrazione una serie di modifiche urbanistiche di arredo urbano, come il posizionamento di amache e giochi per bambini e famiglie. Nel progetto spazio anche alle manifestazioni, che devono essere condivise con i commercianti. Siamo convinti che rianimare il parco voglia dire preservarlo da eventi malavitosi. Per la prima volta i commercianti del Parco urbano sono uniti e sono pronti ad avanzare con noi proposte importanti. Abbiamo creato anche un gruppo WhatsApp nel quale ci scambieremo consigli e proposte. Che poi porteremo all’attenzione dell’Amministrazione». —
Federico Franchin
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