Parrucchiere cinese abusivo denunciato per frode
MONSELICE. Esercitava la professione di parrucchiere senza avere l'abilitazione. Reclamizzava di usare prodotti italiani ma non era vero. Stangata sul negozio di parrucchiere gestito da cinesi in via San Giacomo: chiuso l'esercizio commerciale, multati per 2000 euro a testa il direttore tecnico, l'italiana F.B., residente a Monselice, e il gestore cinese, W.A., 42 anni, di Rovigo. Questi è stato denunciato per frode in commercio. Tutto è iniziato, alcune settimane fa, da un controllo dei carabinieri di Monselice insieme all'Uls. Sono emerse numerose irregolarità dal punto di vista sanitario e amministrativo, oltre all'illecito penale. Il parrucchiere pubblicizzava all'esterno del negozio di usare prodotti italiani: ma dal controllo è emerso che c'erano solo prodotti cinesi. Traeva quindi in inganno i clienti. Il locale, inoltre, era sporco, con avanzi di riso e cibo a terra, per i pasti consumati all'interno. Mancavano elementari prassi igieniche, come disinfettare le lamette. Infine, né il gestore cinese né le dipendenti avevano l’abilitazione per l'esercizio della professione. Una mancanza a cui si era ovviato nominando direttore tecnico l'italiana, proprietaria pure dello stabile, che però non era presente durante l'attività, come avrebbe dovuto. Con l'ordinanza firmata dal sindaco lo scorso 6 giugno, il negozio è stato quindi chiuso, fino all'eventuale regolarizzazione. (f.se.)
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