Patron: «Seguirò la pratica-cittadinanza»

Esce rasserenato dall’ufficio del sindaco il papà della piccola atleta nordafricana che pratica il nuoto sincronizzato nella piscina del paese ma non può partecipare a gare e tornei perché non è...
POLETTO PISCINE GABBIANO CAMPODARSEGO
POLETTO PISCINE GABBIANO CAMPODARSEGO

Esce rasserenato dall’ufficio del sindaco il papà della piccola atleta nordafricana che pratica il nuoto sincronizzato nella piscina del paese ma non può partecipare a gare e tornei perché non è ancora cittadina italiana. «Buone notizie», dice rinfrancato l’uomo, «sembra che basti la residenza perché Rowen possa gareggiare con le compagne. E forse potrà anche essere tesserata la prossima stagione». Non è stato vano, dunque, l’appello lanciato dal padre dell’atleta attraverso le pagine del mattino di Padova perché qualcuno riprendesse in mano la legge in itinere che, una volta approvata, permetterà agli atleti stranieri di affrontare le gare natatorie. La storia della bambina, che compirà 10 anni a novembre, entrata in crisi anche a livello scolastico dopo aver saputo di non poter seguire le compagne di corso, è diventato un caso nazionale. Ieri pomeriggio il sindaco Mirko Patron ha convocato l’uomo e la direttrice della piscina “Il Gabbiano”, dove la piccola si allena, per un consulto con il segretario comunale e capire se è possibile un intervento istituzionale. «Al di là della residenza, che c’è già», dichiara il primo cittadino, «il nocciolo della questione è l’ottenimento della cittadinanza italiana. Sia il padre che la madre hanno presentato richiesta alcuni mesi fa, al raggiungimento dei 10 anni di residenza in Italia così come previsto dalla legge. Quando la cittadinanza verrà concessa, si estenderà automaticamente ai figli della coppia, che ne ha due. Mi sono fatto dare copia di queste richieste per vedere se è possibile intervenire e accelerare la pratica. Il mio impegno in tal senso c’è». (g.a.)

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