Pediatria a Padova, c’è il via libera al progetto: «Si parte, sarà pronta nel 2023»

PADOVA. La nuova Pediatria si farà. Entro fine anno arriverà il bando di gara per i lavori e sarà pronta nel 2023. Un edificio di 19 mila metri quadri distribuiti su 8 piani, alto 30 metri e lungo 70. Avrà 155 posti per i piccoli pazienti. «Ma è come se fossero 310 perché in ogni stanza ci sarà un letto anche per i genitori che fanno assistenza», spiega il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Luciano Flor, che ieri ha incassato il via libera di tutti gli enti interessati nella conferenza dei servizi. A parte la Soprintendenza che ha preso atto che l’edificio rispetta i vincoli della distanza di 25 metri dalle Mura e 10 metri dal canale tombinato San Massimo, accettando lo “stralcio” dal progetto della fascia larga 26 metri tra l’edificio e la cinta muraria che dovrà essere approfondita nel masterplan generale della riqualificazione di via Giustiniani. Un masterplan che è stato presentato ieri mattina ma che andrà approvato entro ottobre.
Verso la progettazione esecutiva
«È un risultato che aspettavamo da tre anni», sorride ancora Flor. Pazienza e caparbietà sono le doti che gli hanno permesso di portare a casa il risultato. Non scontato di fronte alle contestazioni di molte associazioni ambientaliste e culturali, che sono state invitate ieri a esporre le loro preoccupazioni nella parte pubblica della conferenza.
«Abbiamo verificato che Pediatria sorge su un’area che non è soggetta a vincoli – la replica del direttore generale – L’unica prescrizione è la necessità di assistenza archeologica nello scavo: martedì prossimo abbiamo già appuntamento per questa verifica». La fascia tra la Pediatria e le Mura, evidenziata dalla Soprintendenza, sarà dunque progettata nel dettaglio all’interno del masterplan: «Raccoglieremo tutte le indicazioni che ci sono arrivate dagli enti, compresa la necessità di sistemare le funzioni assistenziali e universitarie che non potranno più svolgersi in via Giustiniani – prosegue Flor – In pratica oggi è stato sancito che la riqualificazione dell’ospedale di via Giustiniani è un tutt’uno con Padova Est. Un’operazione che non si può realizzare senza il nuovo polo a San Lazzaro».
L’ultimo pensiero è per i piccoli ospiti, soprattutto dopo la testimonianza di Maria Colella, del forum delle associazioni amiche di Pediatria, che ha raccontato di genitori costretti a dormire sulle sedie o nei corridoi: «Questa è un’opera urgente. Costa 43 milioni di euro perché è un vero e proprio polo sanitario per i più piccoli, che si completerà poi con l’ospedale della mamma e del bambino che sorgerà al posto dell’attuale divisione ostetrica. La Commissione tecnica regionale ha dato valutazione positiva sulla congruità dei costi», conclude Flor.
Otto piani e uno interrato
Il progetto, elaborato dallo studio Striolo, Fochesato & partners e illustrato ieri dall’ingegner Giorgio Franceschi, prevede nove livelli. A partire dal piano interrato che sarà realizzato utilizzando quello esistente dell’ex Pneumologia. Al piano terra, dove c’è un rischio di allagamenti (si sono verificati nell’attuale Pediatria), ci saranno solo il pronto soccorso con la radiologia e la diagnostica per immagini.
I piccoli pazienti troveranno spazio nei piani superiori con i vari reparti distribuiti in cinque piani. Al sesto ci sarà il reparto più delicato, quello di oncoematologia con 19 posti letto. Poi al settimo le sei sale operatorie, di cui una ibrida cioè ad altissima tecnologia con apparecchiature diagnostiche dedicate. Infine l’ultimo piano ospiterà solo locali tecnici. C’è poi una protuberanza sospesa dove è prevista una ipotesi di collegamento con l’attuale divisione ostetrica che poi diventerà il futuro ospedale della mamma e del bambino.
Il progetto prevede tre tipi di camera: la singola da 13,6 metri quadri con un posto letto per il bimbo, un letto per i genitori e un bagno con doccia; la camera doppia ampia 20 metri quadri con due letti per i genitori e due bagni; infine la camera per un paziente infetto o immunodepresso che prevede uno spazio separato in cui i genitori potranno comunque sempre vedere il proprio bimbo e un’area che fa da filtro per l’ingresso.
Il via ai lavori nel 2021
Ieri si è dunque concluso un iter lungo tre anni in cui non sono mancati rallentamenti e colpi di scena. L’approvazione dello studio di fattibilità è del 31 marzo 2017 con il finanziamento dell’opera deciso dalla giunta regionale pochi giorni dopo, il 6 aprile. Dopo mesi di discussioni e rinvii, lo scorso 10 luglio l’Azienda ospedaliera ha approvato il progetto definitivo con l’importo finale di 43 milioni e 430 mila euro. L’ultimo parere favorevole è arrivato dalla Commissione tecnica regionale lo scorso 6 agosto.
Il progetto finale prevede la realizzazione di 155 posti letto rispetto ai 193 inizialmente previsti: «I posti mancanti saranno ricavati con il completamento dell’ospedale mamma–bambino, che sarà oggetto di futura progettazione, e saranno integrati con i 150 posti letto in programmazione dell’area ostetricia-ginecologia», si legge nel progetto.
La proposta di Masterplan
La conferenza dei servizi di ieri mattina ha esaminato anche la proposta di masterplan per la riqualificazione di tutta l’area di via Giustiniani. Un progetto, previsto dall’accordo di programma sul nuovo ospedale, richiesto fortemente dall’amministrazione comunale e dalla Soprintendenza. Il masterplan è stato trasmesso agli enti sottoscrittori l’11 agosto e discussa nel comitato multidisciplinare mercoledì scorso.
È arrivato l’ok della Provincia ed anche quello dell’Università che ha voluto mettere in luce come si «dà una risposta di alto profilo e certamente non più dilazionabile all’annoso problema delle degenze pediatriche». Insomma, il tratto più duro della scalata è fatto. Ma resta ancora della strada da fare per arrivare in cima. —
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