Piazza Cavour, pavimentazione da rifare: stanziati altri 70 mila euro

PADOVA. La pavimentazione di piazza Cavour sarà rifatta di nuovo. Nell’ex salotto della città, dove, tra l’altro, si trovano gli sportelli di quattro banche (Cariparo, Unicredit, Antonveneta e Banca Popolare di Vicenza), il pavimento è ridotto ad un colabrodo. Proprio in questi giorni sono state divelte 28 lastre di gres porcellanato e si sono formate crepe profonde anche intorno alla scalinata che porta nella sottostante galleria d’arte.
Le nuove panchine, poi, rimesse appena cinque mesi fa, sono già ridotte male. L’annuncio dei lavori, che dovrebbero cominciare già tra alcune settimane, lo conferma anche il vicesindaco. «La pavimentazione è quasi tutta compromessa» sottolinea Ivo Rossi «Saremo costretti a spendere altri 70.000 euro, ma l’intervento è inderogabile. Via le lastre di gres, materiale che si è rivelato troppo fragile e non certo antimacchia a tutto vantaggio di pezzi di trachite euganea e di pietra bianca di Orsera, che è leggermente diversa da quella più generale, chiamata pietra d’Istria. Per una parte della nuova pavimentazione non spenderemo quasi niente perché utilizzeremo la trachite ed il porfido che andremo a togliere in piazzale stazione».
Sempre il vicesindaco Ivo Rossi annuncia anche un’altra novità tecnica che renderà la nuova pavimentazione più bella e resistente di quella attuale. «Lo spessore delle nuove lastre rispetto a quelle che ci sono oggi sarà molto più alto e compatto. Solo così non si potranno staccare da terra con la stessa facilità attuale. D’altronde piazza Cavour è il cuore della città. Non si può e non si deve lasciarla nello stato in cui si trova da alcuni mesi».
Intanto basta fare due conti per constatare che, con i prossimi 70.000 euro, dal giorno in cui la Giunta comunale e nello specifico l’assessore Luisa Boldrin hanno approvato, nel 2005, il progetto di rifacimento totale della piazza su progetto dello studio Zambusi, è stato speso circa un milione di euro. Cinquecentomila euro per i lavori che furono eseguiti anche dall’impresa Gallo, 250.000 per la realizzazione di tutto il suo lato est, ascensore avveniristico compreso e gli ultimi soldi spesi per le sei panchine nuove, in ferro ed in legno, installate tra ottobre e novembre. Per non parlare, infine, degli altri quattrini spesi per sistemare le palle di ferro ( contestate da molti) sul lato della piazza di fronte ad Unicredit, che dovrebbero servire per non far accedere auto e moto all’interno dello storico spazio. Insomma, da sei anni, la nuova piazza Cavour è diventato un autentico pozzo di San Patrizio. Anzi una vera e propria tela di Penelope, che di giorno viene riparata ad un ritmo sempre più sostenuto, mentre di notte viene disfatta quasi del tutto e deve essere ricostruita di nuovo.
Solo che in questa brutta storia di gestione amministrativa non c’è nessun Ulisse che deve tornare ad Itaca, ma un Comune con nome e cognome, che sta gettando al vento una montagna di soldi, che, in questi tempi di pesante crisi per le risorse degli enti locali, potrebbero benissimo essere destinate ad altre preziose attività, specialmente nel settore sociale oppure scolastico.
E la prossima spesa non farà altro che acuire le polemiche di chi ha sempre sostenuto che finora per la piazza sono stati spesi troppi soldi. Senza contare che ormai da mesi la piazza, specie durante la sera, è invasa da gruppi di giovani spesso ubriachi e molesti.
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