Calci, pugni, urla e poi la fuga: sette denunciati per una rissa a Piove di Sacco
Il fatto risale al 6 aprile, decisiva la videosorveglianza e le indagini dei carabinieri. Sono stati identificati tutti i ragazzi coinvolti, di età compresa fra 19 e 21 anni

Calci, pugni, urla e poi la fuga. Una violenta rissa scoppiata nelle ore serali di domenica 6 aprile in piazzale Serenissima, nel cuore del centro storico e a pochi passi dalla caserma dell’Arma, ha portato alla denuncia di sette giovani, tutti maggiorenni, di età compresa tra i 19 e i 21 anni, residenti in vari comuni del Padovano.
L’episodio è stato ripreso da alcune telecamere della videosorveglianza comunale, elemento decisivo per ricostruire l’accaduto e arrivare all’identificazione dei presunti responsabili.
I carabinieri della locale stazione, intervenuti immediatamente dopo la segnalazione, hanno avviato un’indagine serrata, durata alcune settimane.
L’analisi dei filmati, incrociata con testimonianze raccolte sul posto, ha permesso di delineare con precisione le fasi della lite. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tutto sarebbe partito da un alterco verbale tra due ragazzi, degenerato in breve in uno scontro fisico.
I due si sono affrontati con calci e pugni, trascinando nella rissa anche gli altri presenti, in un crescendo di violenza che ha allarmato i passanti.
Uno dei giovani coinvolti ha riportato contusioni tali da rendere necessario il ricorso alle cure mediche dei sanitari del Pronto soccorso dell’ospedale “Immacolata Concezione”.
Fortunatamente le sue condizioni non sono gravi.
I sette denunciati dovranno ora rispondere, in ipotesi accusatoria, del reato di rissa davanti all’Autorità giudiziaria patavina.
L’episodio ha sollevato inevitabilmente interrogativi e riflessioni. Non è il primo caso di risse tra giovani e giovanissimi che si registra in città dove, specie nei fine settimana, arrivano in tantissimi - giovani e non - dal circondario e non solo.
Sulla vicenda è intervenuto anche il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Davide Gianella: «Come sempre c’è un rapporto continuo con le forze dell’ordine» dichiara, «e le ringrazio per l’intervento tempestivo.
La videosorveglianza, che è già molto sviluppata ma su cui stiamo lavorando per potenziarla ulteriormente, si conferma uno strumento fondamentale per il controllo del territorio. A ciò si uniscono gli sforzi quotidiani delle forze dell’ordine e della Polizia locale.
Tuttavia, serve anche un patto educativo con le famiglie. I genitori sono i primi educatori e il loro ruolo è imprescindibile per prevenire certi comportamenti».
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