Polo dello sport in via Corrado c’è l’accordo tra Cus e Comune

Via libera dell’amministrazione comunale all’ampliamento del polo sportivo del Cus in via Corrado. Ieri l’assessore allo sport Diego Bonavina ha ottenuto l’ok dalla giunta per l’accordo con l’Università, lasciando però adesso il “boccino” proprio nelle mani del Bo. Nell’accordo infatti è previsto che ai nuovi impianti dovranno poter accedere non solo gli studenti ma, in determinati periodi, tutti gli sportivi.
La sinergia tra enti
La delibera di ieri infatti non è altro che un accordo travestito da atto d’indirizzo, con cui l’amministrazione si dichiara favorevole al progetto e invita l’Università a presentare uno schema di convenzione, finalizzato a promuovere le azioni volte a favorire una sinergia tra i due enti per l’utilizzo dell’area. Dunque ok al campus sportivo in via Corrado, ma che non sia utilizzato solo per le attività universitarie e sia messo a disposizione dei cittadini. «L’Università ci ha presentato un progetto che prevede l’utilizzo di terreni comunali, e sia io che il sindaco, lo abbiamo sempre visto di buon occhio – spiega Bonavina – Perché si parla della riqualificazione di un’area che potrà essere utilizzata in modo efficace dall’Università, anche come sede della facoltà di Scienze Motorie. Questa delibera serve per validare un atto d’indirizzo in cui ci mettiamo a disposizione per trovare l’accordo, ed è un passo in avanti importante che possiamo permetterci dopo aver verificato la fattibilità del progetto. Non siamo alla fine del percorso, ma in questo modo diciamo all’ateneo che noi ci siamo. Troveremo la formula migliore, giuridicamente valida e più veloce».
Verso l’accordo
Ma il clima sul progetto tra Comune e Bo non è sempre stato così idilliaco. Nei mesi scorsi sono state molte le riunioni per arrivare all’utilizzo delle aree pubbliche. La soluzione tecnica sarà probabilmente quella più ovvia, ossia un diritto di superficie concesso dal Comune all’Università per l’uso di parte dell’area oggi occupata dagli uffici di AcegasAps, che si sono trasferiti in corso Stati Uniti.
«Questo è un punto di arrivo ma di partenza – sottolinea il prorettore delegato allo sport Antonio Paolo – Finalmente abbiamo trovato l’area in cui insediarci, con un contenitore simile a quello delle grandi università nordiche, dove unire attività fisica e ricerca. I nostri studenti potranno studiare in un centro sportivo, così come gli studenti di medicina lo fanno in ospedale. Adesso dobbiamo capire cosa mettere dentro e definire i dettagli tecnici. Poi decideremo come distribuire gli orari e come condividere gli spazi con il Comune. Vivo di sport e per me questo è un giorno da festeggiare».
Palestre e spazi per il fitness
Il Bo costruirà in via Corrado i suoi impianti, che poi il Cus utilizzerà (insieme al Comune a questo punto, che poi li erediterà dopo la concessione). Abbandonata l’idea di sfruttare il vecchio capannone di Aps, dove avrebbero trovato posto piscina, palestre, area commerciale e bar-ristorante, l’ultima ipotesi prevede la costruzione di due palestre polifunzionali, una struttura per fitness e ginnastica e spazi per i ricercatori del dipartimento di Scienze motorie. L’idea è quella di avvicinare la ricerca all’attività agonistica, coinvolgendo le federazioni sportive e cercando di portare al Cus atleti di livello. La prima ipotesi progettuale superava ampiamente i 12 milioni di euro, cinque dei quali concessi dalla Fondazione Cariparo. I costi adesso sono destinati a scendere, non essendo più presente né la piscina né la parte commerciale. Al lavoro c’è l’architetto Edoardo Narne, che dal 2016 elabora il disegno del nuovo polo. —
LUCA PREZIUSI
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