Pranzo di Natale: è il tutto esaurito nei ristoranti di Padova e dei Colli

«In questi giorni riceviamo tante telefonate di prenotazioni per ma nostro malgrado siamo costretti a rinunciare» 

PADOVA. A 24 ore dal pranzo di Natale per chi non ha ancora prenotato nei ristoranti, trattorie e agriturismi della città e della provincia trovare un tavolo libero è un’impresa titanica. In alcune zone, come ad esempio quelle dei Colli Euganei e delle Terme, il tutto esaurito si registra ormai da una settimana.

«In queste ore continuiamo a ricevere centinaia di telefonate, siamo costretti nostro malgrado s dire di no», dicono i ristoratori della zona. Quest’anno vanno alla grande anche i locali della città che segnano un incremento delle prenotazioni e che prevedono di arrivare al “sold out” con i ritardatari che decidono di prenotare all’ultimo minuto.

Alajmo dell'Appe.  «Anche se gli effetti della pesante crisi economica si fanno ancora sentire e sono sicuramente amplificati dall’ingorgo di tasse di fine anno che drenano la capacità di spesa, in molti che quotidianamente “tirano la cinghia” si sono tuffati per tempo alla ricerca del locale preferito dove ricreare l’atmosfera familiare e gustare le tante specialità, lasciandosi alle spalle pensieri e preoccupazioni» – puntualizza il presidente dell’Appe, l’associazione dei pubblici esercizi, Erminio Alajmo.

I menu.  Sul fronte delle proposte culinarie resistono le portate tipiche del pranzo Natale, come il gran bollito di cotechino, manzo e cappone servito con le tipiche salse venete (dal cren alla pearà), il purè di patate e le lenticchie. Resiste la tacchinella al forno con le castagne.

Gli chef sembrano concentrarsi soprattutto sui primi piatti dove non mancano i cappelletti in brodo ma prendono sempre più piede i risotti. Lo chef dell’Antica Trattoria Ballotta di Torreglia lo propone con capesante e scampi e cimette di broccolo. La ricetta del risotto del collega del ristorante Al Pirio è invece mantecato allo zafferano, olio di finocchio e capasanta, al profumo di arancia. Oppure al cacio, pepe e tastasale come quello della trattoria Al Contadino di Castelnuovo di Teolo.

Piergiorgio Siviero, chef patron del ristorante Lazzaro 1915 di Pontelongo propone il Carnaroli all’acqua di ostrica con pancetta croccante e spinaci, mantecato al brillant savarin.

I vini. Cresce sia nei ristoratori che nei clienti la cultura del giusto abbinamento piatti-vini. Se per i primi piatti possono andar bene dei bianchi fermi ben strutturati, per accompagnare i secondi di carne non si scappa dai rossi (cabernet e merlot). La tendenza dei palati giovani è quella di non andare su vini invecchiati ma freschi che danno sicuramente più soddisfazione in bocca. Scelta obbligata per il dessert dove impera il Fior d’Arancio spumante docg dei Colli Euganei.

I prezzi. Per il pranzo di Natale i costo va dai 40 ai 60 euro per arrivare, nella fascia “top”, a 65/70 euro bevande comprese. «Al boom di prenotazioni di questi giorni sono ascrivibili molteplici fattori», fa sapere il segretario dell’Appe, Filippo Segato. «Il primo è che sono diversi anni che i ristornati non aumentano i prezzi, addirittura in qualche caso si paga meno ora per il menù di Natale e Capodanno rispetto a qualche anno fa. Il secondo che il ristorante è visto sempre come un luogo ideale per festeggiare con i familiari il Natale».

Il meteo.  Sarà un Natale con il tempo in prevalenza stabile per la presenza sulla nostra regione di correnti nord-occidentali di origine atlantica in quota. «Una situazione che favorisce l’inversione termica e la formazione di nebbie in pianura», spiegano al Centro Meteo dell’Arpav di Teolo. Il cielo nelle ore centrali del 25 dicembre sarà soleggiato sui rilievi e un po’ meno in pianura. Non sono previste precipitazioni.

 

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