Protezione civile, 30 volontari pronti per tutte le emergenze

Si chiude un anno impegnativo, due ricerche di persone e quattro interventi per danni da maltempo. Renata Rocelli: «Siamo affiatati, servono più giovani»

MONSELICE. Si è concluso un anno davvero impegnativo per la Protezione Civile di Monselice: due ricerche di persone disperse, quattro interventi per emergenze maltempo in varie parti della provincia, quattro campi di lavoro con i giovani, e decine di uscite per assistenza alle manifestazioni.

Grazie all’impegno costante dei volontari, il gruppo ha potuto aiutare la cittadinanza ad affrontare situazioni di disagio come il taglio degli alberi abbattuti dal maltempo a maggio e a luglio, l’assistenza agli anziani per le ondate di calore ed il grande impegno per Montagnana, colpita il 2 agosto da una tromba d’aria. Ma anche momenti di condivisione come la giornata dedicata alla sicurezza avvenuta ad ottobre che ha coinvolto 600 ragazzi, e l’assistenza alla popolazione a alle manifestazioni della cittadina murata, come il centro operativo per la sicurezza alla fiera dei Santi.

«Siamo trenta volontari, quindici che operano costantemente e gli altri in base alle necessità ed attività svolte» racconta Renata Rocelli, coordinatrice del gruppo da oltre dodici anni. «Fare parte della protezione civile richiede impegno e responsabilità, che però vengono ripagate dall’aiutare gli altri. La sezione di Monselice è davvero ben attrezzata, possiamo contare su una strumentazione efficace che ci permette di svolgere numerose attività in vari ambiti». Perché quella della protezione civile è un’attività che coinvolge numerosi settori, a partire dall’assistenza per la sicurezza delle manifestazioni, per continuare con il prezioso impegno per la ricerca di persone disperse, supporto per le emergenze climatiche, appoggio ed aiuto alle persone anziane ed interventi di formazione in collaborazione con gli enti locali. Oltre ad operare a Monselice, il gruppo si adopera per emergenze in altri comuni: «Dove c’è bisogno noi siamo presenti».

Un gruppo affiatato, pronto ad aiutare gli altri, a cui non mancano i mezzi materiali per dare aiuto «abbiamo tutto ciò che può servire da un punto di vista tecnico, quello che un poco manca sono le persone. A volte ci ritroviamo a dover lavorare per moltissime ore senza smettere, perché servirebbero più mani ad aiutare. Mi auguro che con il nuovo anno ci siano nuovi volontari che aderiscano alla Protezione Civile, possono farlo tutti, dai 18 anni in su, mi piacerebbe però che i giovani si unissero a noi». Tra le altre attività svolte, la protezione civile di Monselice è stata impegnata in tre giornate per la ricerca di Samira, la donna scomparsa da Stanghella il 21 ottobre.

Per sostenere le attività del gruppo, in questo anno si è provveduto ad acquistare delle dotazioni per i soccorritori fluviali, è stato potenziato il sistema radio con un “ponte” installato nella cima del Monte Ricco con copertura totale della bassa padovana, è stato acquistato del materiale per l’emergenza neve, tra cui un trattorino per marciapiedi, due spargisale e un camion 4x4 con lama. —

Giada Zandonà

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