Punto nascite unico in Divisione

Cambia l’organizzazione dell’Ostetricia e della Ginecologia dell'Azienda ospedaliera: il punto nascite unificato, inaugurato da poco più di un mese in Clinica, entro un anno sarà spostato in Divisione. L’area ostetrica sarà inclusa nell’edificio della Divisione con sale parto, nido e degenze delle neomamme. L’area ginecologica, invece, sarà concentrata nell’edificio della Clinica con sale chirurgiche, ambulatori e servizi per la donna. «In Clinica finora abbiamo fatto piccoli interventi strutturali per ospitare temporaneamente l’attività ostetrica che a regime andrà in Divisione», annuncia il dg Flor, «edificio che offre maggiori comfort alle pazienti, in stanze singole con servizi. L’obiettivo è specializzare le equipe che si occupano di Ginecologia e quelle che si occupano di Ostetricia. Puntiamo a essere i numeri uno in Veneto e per questo dobbiamo allineare le conoscenze perché credo che ognuno di noi vorrebbe essere curato dal più bravo». I due reparti vantano una percentuale di parti con eventi avversi inferiore alla media regionale del 5,3%. Nel primo semestre del 2016 si sono verificati problemi nel 4,6% di tutti i parti avvenuti in Clinica e nel 4,7% in Divisione. Da Flor anche l’altolà a chi - sindacati in primis - in queste settimane ha lanciato strali contro la nuova organizzazione, denunciato situazioni di insicurezza per mamme e neonati: «Abbiamo sentito dichiarazioni al limite della perseguibilità, non vorremmo arrivare alla querela. Lanciare allarmi ingiustificati che spaventano la popolazione non è corretto». Passi in avanti, intanto anche per la nuova Pediatria: «Per la metà del prossimo anno sarà pronto e sarà messo a bando il progetto» annuncia Flor, «l’idea è di centralizzare nel nuovo edificio che sorgerà dove si trova l’attuale Pneumologia le degenze pediatriche. L’attuale sede sarà quindi rioriganizzata per ospitare invece le attività ambulatoriali e diurne. Ritengo» ha proseguito il dg, «che la nuova struttura possa raggiungere una dimensione leggermente superiore ai 5 mila metri quadri attuali. Il progetto si base su una ipotesi di spesa di circa venti milioni di euro. E ieri è stata firmata la convenzione con la Regione che ci aiuterà nella realizzazione».
Elisa Fais
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