Residenza per gli anziani Conselve mantiene 59 posti
CONSELVE
Scatta il conto alla rovescia per la chiusura definitiva della Rsa all’ospedale di Conselve. Il 31 marzo cesserà la proroga del contratto di gestione alla “Sereni Orizzonti” e per quella data verrà completato il trasferimento di tutti gli anziani non autosufficienti ancora presenti.
Molti hanno già trovato posto nelle case di riposo della provincia e resta da definire anche la delicata situazione occupazionale degli operatori e infermieri in servizio all’azienda di Udine. Parecchi di loro non hanno ancora idea se potranno contare su qualche ricollocazione o se dal 31 marzo dovranno mettersi alla ricerca di una nuova struttura. Del caso se ne stanno occupando anche i sindacati.
Nel frattempo, dopo un mese di discussioni e trattative, si è chiarita la questione della titolarità dei 59 posti della Rsa, servizio presente a Conselve da oltre trent’anni. Il nuovo piano di zona approvato la scorsa settimana dalla Conferenza dei sindaci dell’Usl 6 Euganea conferma che quei posti rimarranno a Conselve, come richiesto da alcuni primi cittadini del territorio. Una soluzione attesa ma non scontata, che ha richiesto una mediazione tra comuni, Usl e Regione. Il primo via libera era arrivato una decina di giorni fa dal comitato dei sindaci del distretto Padova Sud, quindi nei giorni scorsi la conferma nel piano di zona.
«Abbiamo raggiunto il risultato che ci eravamo posti», afferma il sindaco Maria Alberta Boccardo, «ottenendo la conferma della titolarità dei 59 posti per pazienti non autosufficienti nella Rsa. Erano arrivate richieste da altre strutture ma la Regione ci ha ribadito che quei posti devono rimanere a Conselve».
Soddisfatto anche il sindaco di Tribano Massimo Cavazzana che le scorse settimane era più volte intervenuto per salvaguardare il servizio: «Rra importante che quei posti restassero nella disponibilità del nostro territorio, ora Conselve deve attivarsi per trovare quanto prima una collocazione».
Al momento sembra esclusa una soluzione a breve termine e tutte le strade sono aperte, come conferma il sindaco Boccardo. «Ci stiamo confrontando con Usl e Casa di riposo Beggiato ma per adesso siamo in una fase di studio e confronto. Resta da capire se ci sono delle strutture disponibili da poter utilizzare». Intanto la “Beggiato” ha già in programma un ampliamento per attivare altri 64 posti letto a suo tempo accreditati. —
Nicola Stievano
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova