Riaperto l’ex Cavalca con i piatti di Nereo Rocco

La storica trattoria , che da sei anni si chiama “Alle Piazze”, farà riassaporare alla città i menù amati dall’allenatore del grande Padova

Ieri sera è stato restituito alla città ed anche alla storia illustre del Calcio Padova il mitico ristorante ex Cavalca, che da sei anni a questa parte si chiama “Alle Piazze”.

La storica trattoria è stata riaperta da Virgilio Dante, l’ex cameriere del Pedrocchi negli anni ’70 ed ex gestore della trattoria omonima a Camin e, negli ultimi due anni, della Cova, in via Calvi. Dante ha riacceso le cucine già ieri sera, ma l’inaugurazione ufficiale si farà solo nei prossimi giorni con inviti per le autorità e per gli appassionati della cucina alla veneta, sia a base di carne che di pesce.

La festa speciale del nuovo ex Cavalca, che si chiamerà “Dante Alle Piazze” sarà organizzata all’insegna del Padova degli anni d’oro e dell’allenatore Nereo Rocco, che nella stagione 1957/58, prima di sbarcare a Milano San Siro, lo portò a conquistare il terzo posto in classifica, alle spalle della Juventus e della Fiorentina. Sarà una serata particolare perché proprio quest’anno, a Trieste, sua città natale, sono ancora in corso i festeggiamenti per i cent’anni dalla nascita.

Come hanno scritto più volte anche i giornalisti sportivi Gianni Brera e Gianadolfo Trivellato, alla trattoria Cavalca paròn Rocco era di casa. Per anni ha mangiato, sia a pranzo (quasi sempre con tutta la squadra anche a tempi di Pin, Blason e Scagnellato e tutti gli altri “muli” come il mister chiamava affettuosamente i suoi giocatori) che a cena.

Il ristorante in piazza, gestito dall’ormai leggendario Piero (sempre con il cappello di paglia in testa e vestito di blu e di bianco) per Rocco era anche un quartiere generale perché, come ha anche disegnato il fumettista Tito Bignozzi, sulle tovaglie, bianche o a quadretti, dei tavoli, l’allenatore tesseva le strategie delle partite di calcio per la domenica successiva spesso anche assieme a Piero Cavalca.

«Ieri sera ho aperto il locale, naturalmente un po’ rinnovato ma senza perdere la continuità della tradizione, in via informale», sottolinea Virgilio Dante.

«L’inaugurazione vera e propria sarà fatta tra circa una settimana. Nel centenario del paròn triestino, ma adottato a lungo anche da Padova, il menù sarà tutto dedicato ai piatti che, di solito, era solito consumare in queste stanze. Ho preso già le prime informazioni, ma nei prossimi giorni ho intenzione di contattare personalmente anche Rosa e Zanon, gli unici due calciatori padovani vivi del grande Padova di una volta. Solo quando mi sarò documentato a sufficienza, farò stampare il menù che sarà anche distribuito agli invitati. Ad esempio già so che paròn Rocco aveva una netta preferenza per la pasta e fagioli, il baccalà alla vicentina ed il bollito misto. Beveva, quasi sempre, solo rosso, perché diceva che fa sangue, ma tutte queste prime conoscenze non mi bastano. La sera in cui ci sarà l’inaugurazione ufficiale farò di tutto per ricordarlo seduto, al posto abituale, mentre parla con l’oste ed i camerieri-amici e assapora le pietanze che gli piacciono di più».

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