Roberto Benigni ci racconta la bellissima Costituzione

Su Rai1 il premio Oscar dedica il suo genio e la sua passione alla nostra Carta «ancora una bambina, ancora da cullare» ma senza pari al mondo
Di Mariolina Giaretta
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dona una copia anastatica della Costituzione Italiana a Roberto Benigni, al centro il Presidente della RAI Anna Maria Tarantola, al Quirinale, 13 dicembre 2012. ANSA / Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dona una copia anastatica della Costituzione Italiana a Roberto Benigni, al centro il Presidente della RAI Anna Maria Tarantola, al Quirinale, 13 dicembre 2012. ANSA / Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica

ROMA. La Costituzione italiana «è giovanissima, anzi, ancora una bambina, bellissima e ancora da cullare».

Oggi, in prima serata su Rai1, Roberto Benigni, “prende in braccio”la nostra Carta fondamentale per la serata evento “La più bella del mondo”, e accompagnerà il pubblico in un viaggio attraverso il periodo storico in cui nacque e i suoi principi fondamentali. Due ore e un quarto di show, rigorosamente senza interruzioni pubblicitarie, che si apriranno con un monologo fulminante sull’attualità: facile scommettere sulle battute sul ritorno in campo di Berlusconi, tra i bersagli preferiti del premio Oscar. Ma chi lo conosce bene avverte: ce ne sarà per tutti.

Nel teatro 5 di Cinecittà, che ha ospitato anche le prove blindate dello spettacolo, saranno ammessi cinquecento invitati: nessun vip, con la Rai rappresentata dal presidente Tarantola, dal direttore generale Gubitosi e dal direttore Intrattenimento Leone, che hanno seguito direttamente la trattativa per riportare Benigni sulla rete ammiraglia del servizio pubblico a un anno dalla sua performance da Fiorello, quando prese di mira il neo premier Mario Monti e naturalmente Silvio Berlusconi, con «le più belle dimissioni degli ultimi 150 anni», toccando picchi di 16 milioni di spettatori. Si sa, quando in tv sbarca Benigni, che l’argomento sia Dante o i fondamentali della Repubblica, i picchi Auditel sono assicurati: con la sua irruzione a cavallo, tricolore in pugno per i 150 anni dell’Italia Unita, anche gli ascolti del Festival di Sanremo 2011 schizzarono oltre il 50% di share.

Nell’anno della crisi più nera e nei giorni della nuova caduta di governo, d’altra parte, anche l’argomento Costituzione si dimostra sentito, dagli italiani. Su iTunes, con la regia di Marco Risi, è appena sbarcato un video di Shel Shapiro, icona rock degli anni Sessanta, intitolato “11” in onore dei primi 11 articoli della Costituzione italiana. E sul blog per Benigni e la Costituzione aperto dal Tg1 i messaggi arrivati sono già tanti, pieni di incoraggiamenti per lui, ma anche di accorati interventi sul tema. E l’attesa è tanta anche ai piani alti di Viale Mazzini, dove i vertici sono impegnati a combattere una crisi da profondo rosso, con un buco 2012 che rasenta i 200 milioni.

Intanto c’è chi propone una versione super preziosa della Carta fondamentale: pubblicata dalla Casa Editrice Arte Libraria Italiana in 300 copie numerate e certificate, è stampata al torchio manuale su carta artigianale, con un supporto in legno rivestito in pelle di bufalo rossa, tamponata e rifinita a mano. Il costo, 3mila euro, è proibitivo.

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