Roberto Benigni ci racconta la bellissima Costituzione

ROMA. La Costituzione italiana «è giovanissima, anzi, ancora una bambina, bellissima e ancora da cullare».
Oggi, in prima serata su Rai1, Roberto Benigni, “prende in braccio”la nostra Carta fondamentale per la serata evento “La più bella del mondo”, e accompagnerà il pubblico in un viaggio attraverso il periodo storico in cui nacque e i suoi principi fondamentali. Due ore e un quarto di show, rigorosamente senza interruzioni pubblicitarie, che si apriranno con un monologo fulminante sull’attualità: facile scommettere sulle battute sul ritorno in campo di Berlusconi, tra i bersagli preferiti del premio Oscar. Ma chi lo conosce bene avverte: ce ne sarà per tutti.
Nel teatro 5 di Cinecittà, che ha ospitato anche le prove blindate dello spettacolo, saranno ammessi cinquecento invitati: nessun vip, con la Rai rappresentata dal presidente Tarantola, dal direttore generale Gubitosi e dal direttore Intrattenimento Leone, che hanno seguito direttamente la trattativa per riportare Benigni sulla rete ammiraglia del servizio pubblico a un anno dalla sua performance da Fiorello, quando prese di mira il neo premier Mario Monti e naturalmente Silvio Berlusconi, con «le più belle dimissioni degli ultimi 150 anni», toccando picchi di 16 milioni di spettatori. Si sa, quando in tv sbarca Benigni, che l’argomento sia Dante o i fondamentali della Repubblica, i picchi Auditel sono assicurati: con la sua irruzione a cavallo, tricolore in pugno per i 150 anni dell’Italia Unita, anche gli ascolti del Festival di Sanremo 2011 schizzarono oltre il 50% di share.
Nell’anno della crisi più nera e nei giorni della nuova caduta di governo, d’altra parte, anche l’argomento Costituzione si dimostra sentito, dagli italiani. Su iTunes, con la regia di Marco Risi, è appena sbarcato un video di Shel Shapiro, icona rock degli anni Sessanta, intitolato “11” in onore dei primi 11 articoli della Costituzione italiana. E sul blog per Benigni e la Costituzione aperto dal Tg1 i messaggi arrivati sono già tanti, pieni di incoraggiamenti per lui, ma anche di accorati interventi sul tema. E l’attesa è tanta anche ai piani alti di Viale Mazzini, dove i vertici sono impegnati a combattere una crisi da profondo rosso, con un buco 2012 che rasenta i 200 milioni.
Intanto c’è chi propone una versione super preziosa della Carta fondamentale: pubblicata dalla Casa Editrice Arte Libraria Italiana in 300 copie numerate e certificate, è stampata al torchio manuale su carta artigianale, con un supporto in legno rivestito in pelle di bufalo rossa, tamponata e rifinita a mano. Il costo, 3mila euro, è proibitivo.
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