Sanità e salute, c'è ancora feeling?

Cittadini preoccupati dagli ultimi tagli dell'Usl 15
IN CORSIA Un reparto dell’ospedale «Pietro Cosma»
IN CORSIA Un reparto dell’ospedale «Pietro Cosma»
 
CAMPOSAMPIERO.
L'associazione cittadini Insieme per la sanità pubblica propone oggi alle 20,45 in sala filarmonica l'incontro pubblico «Il futuro della sanità pubblica nell'Alta Padovana tra riorganizzazioni e tagli: quali prospettive per la salute dei cittadini e l'accesso ai servizi?»  «Si è ritenuto necessario mantenere l'attenzione su quanto sta accadendo e quanto potrà accadere nei servizi sanitari del nostro territorio, immotivatamente interessati dalla «proposta» di riorganizzazione ospedaliera della direzione Usl approvata dalla conferenza dei sindaci, a nostro avviso, con eccessiva leggerezza. Poiché la proposta ha già i primi effetti e la direzione continua ad attuarla anche in assenza di novità nella programmazione regionale creando diffuso malessere tra operatori sanitari e cittadini, è urgente che tale disagio si trasformi in una presa di posizione forte e trasversale per la salvaguardia dei servizi sanitari» dichiarano i rappresentanti dell'associazione. Che hanno invitato alla serata consiglieri regionali, provinciali, comunali, il presidente della conferenza dei sindaci, associazioni di carattere socio-sanitario e organizzazioni sindacali.  Presentata intanto anche a Massanzago la riorganizzazione ospedaliera Usl 15. Dopo l'esposizione del direttore generale Francesco Benazzi, Stefano Scattolin è intervenuto con un lungo elenco di doglianze. «C'è la preoccupazione che da due ospedali per acuti si passi a un unico ospedale suddiviso in due strutture, depauperando in modo evidente Camposampiero. Non abbiamo più l'orl, l'oculistica non ha letti, la protesica ortopedica non è in condizioni di lavorare come potrebbe, il reparto dozzinanti non esiste più, i posti letto della chirurgia a Cittadella sono in stanze singole o da due mentre a Camposampiero sono a 3-4 posti. La cardiologia è ridotta a una branca, l'elettrofisiologia, il reparto di neurologia è stato chiuso, l'ortopedia protesica sarà a Cittadella. E ci sono punti di domanda per la fisiatria, la riabilitazione. Le code aumentano, così come le fughe in altre Usl». Il consigliere ha portato dei dati: «Per ortopedia, il tasso di utilizzo dei posti letto a Camposampiero è del 79% mentre a Cittadella è del 59% con 930 interventi per sala operatoria (1.200 nel 1996), ma si vogliono trasferire le protesi a Cittadella, dove le professionalità sembrano essere inferiori e dove si opera meno: le liste d'attesa sarebbero destinate ad aumentare. E la traumatologia non si potrà fare se manca il reparto di chirurgia vascolare, né si può fare un'arteriografia. Nella riorganizzazione in atto non si studiano cause (e danni) di attuali inefficienze: semplicemente si propone il modello esistente dell'organizzazione del lavoro, con qualche spostamento di compiti spesso in un'unica direzione, mentre oggi è l'organizzazione del lavoro che comporta tassi di utilizzo bassi delle risorse. Non è possibile che l'orario di lavoro dei dirigenti medici sia tutto concentrato fra le 8 e le 14,30».  Benazzi ha risposto punto su punto, condividendo in parte le preoccupazioni, ma ha rassicurato affermando che non c'è una programmazione a lungo termine. «Allora siamo in buone mani, possiamo stare tranquilli» ha chiuso il sindaco Francesco Olivi.

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