Scoppio in via Santa Rosa Vetri rotti e danni al muro

L’esplosione, l’altra notte, causata da un grosso petardo: la paura degli inquilini l’intervento dei vigili che escludono sia un gesto mirato. Ipotesi atto vandalico
PIEROBON - ESTERNO VIA SANTA ROSA 12
PIEROBON - ESTERNO VIA SANTA ROSA 12

Un botto di quelli da svegliare anche i sassi, verso la mezzanotte di ieri in via Santa Rosa, una laterale di via Barbarigo. Strada stretta stretta, portici: l’ideale per far scoppiare un grosso petardo e avere il risultato garantito ovvero svegliare di soprassalto mezzo centro storico.

La violenza dell’esplosione ha mandato in frantumi il vetro del portoncino esterno, al civico 12, e ha causato il distacco di molti frammenti di tinteggiatura. Danni, insomma. Il petardo, di quelli che si comperano in armeria o si possono anche costruire, farcito di polvere da sparo, è stato piazzato sotto il muro esterno del condominio al numero 12 di via Santa Rosa, tra il portone e l’ingresso del garage. Un boato. Uno degli inquilini, colto da grande preoccupazione, ha dato l’allarme e sono arrivati i carabinieri e la polizia municipale: sono stati poi i vigili a rimanere e occuparsi della faccenda.

L’ipotesi più credibile è che si sia trattato di un vandalismo senza un perché, se non quello di causare un botto tale da squassare la notte e svegliare il più gente possibile. E’ stata esclusa l’ipotesi che si possa essere trattato di un gesto intimidatorio mirato a qualche inquilino del condominio. Ipotesi esclusa per mancanza di “obiettivi” conclamati, nel senso che lì non abitano politici, magistrati, dirigenti delle forze dell’ordine o personaggi che tipicamente possono trovarsi al centro di sgradevoli attenzioni.

Negli otto appartamenti di quel condominio in via Santa Rosa la vita scorre tranquilla, a parte la notte scorsa. «Mi sono svegliata di soprassalto», racconta la mamma di un’inquilina che passava la notte dalla figlia; «Mi sono affacciata, non ho visto niente, mi pareva che tutto fosse tranquillo e sono tornata a letto. Poi stamattina ho visto i danni al portone e al muro».

Tra i tanti che dormivano in pace col mondo, l’altra notte, un altro residente nel condominio preso di mira dai balordi. Paolo Mantovanelli, 74 anni, nome conosciuto della cultura padovana. Ha insegnato per lunghi anni, e fino al 2011, latino all’Università a Padova, molti saggi ha scritto e continua a scrivere. L’ultimo, appena pubblicato, è una raccolta di studi su Seneca tragico intitolata “Patologia del potere” (edito da Patron Bologna). Un libro non propriamente da sfogliare a tempo perso.

Appena arrivati, i vigili hanno girato per le strade vicine a via Santa Rosa sperando che i responsabili dello scoppio fossero rimasti in zona per “vedere l’effetto che fa”, ma invano. Resta quindi una denuncia contro ignoti per danneggiamento.

Chissà, se li avessero beccati magari il prof avrebbe consigliato loro la lettura in latino di tutte le 124 “Epistulae morales ad Lucilium”, di Seneca. Lettere morali di educazione spirituale e non solo, consigli su come crescere interiormente, stimoli a riflettere sulle proprie debolezze e sui propri vizi. Insomma, giusto quello che ci vuole.

Comunque sia, Seneca a parte, anche il prof è stato buttato giù dal letto dalla potente esplosione, ha pensato che ci fosse stato un crollo in cortile dove erano appena stati fatti del lavori ma poi ha visto che non era successo nulla, e con antica saggezza è tornato a dormire.

(a.pi.)

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