Sette indagati per la truffa sui mutui “gonfiati”

False buste paga e Cud menzogneri per ottenere finanziamenti dalle banche: le somme servivano per acquistare immobili
20080716 - ROMA - FIN - MUTUI: ABI; TASSI RECORD A GIUGNO, SU AL 5,85%. Un cartello di vendita per un appartamento a Pontedera (Pisa) in un'immagine d'archivio. Nuovo record per i tassi sui mutui ..che a giugno salgono al 5,85%, toccando cosi' i livelli massimi dall'agosto del 2002. E' quanto si legge nel consueto rapporto mensile dell'Abi, che ricorda come i tassi di interesse sui mutui erano gia' saliti al 5,75% nel mese di maggio...ANSA/ARCHIVIO/FRANCO SILVI/i50
20080716 - ROMA - FIN - MUTUI: ABI; TASSI RECORD A GIUGNO, SU AL 5,85%. Un cartello di vendita per un appartamento a Pontedera (Pisa) in un'immagine d'archivio. Nuovo record per i tassi sui mutui ..che a giugno salgono al 5,85%, toccando cosi' i livelli massimi dall'agosto del 2002. E' quanto si legge nel consueto rapporto mensile dell'Abi, che ricorda come i tassi di interesse sui mutui erano gia' saliti al 5,75% nel mese di maggio...ANSA/ARCHIVIO/FRANCO SILVI/i50



Gonfiavano le buste paga, falsificavano i Cud e creavano falsi stati di famiglia per ottenere finanziamenti dalle banche. Soldi, questi, richiesti agli istituti di credito per comprar casa, ma che invece finivano nelle tasche di un sedicente procuratore e di vari prestanome. Il pubblico ministero padovano Marco Peraro ha chiuso un’indagine – portata avanti dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria in Procura – a carico di 7 persone, indagate a vario titolo di truffa e tentata truffa, aggravata e in concorso.



Onnipresente, negli episodi contestati dalla Procura, è Giuseppe Pellicanò, 44 anni, residente a Padova in piazza dei Signori, già indagato recentemente per una serie di raggiri (per un giro di 250 mila euro) nel commercio degli impianti fotovoltaici. Con lui sono indagati anche Antonio Filipponio, 34 anni di Valenzano (Bari); Sava Ariton, 45 anni di Padova; Walter Brandolese, 54 anni di Mogliano Veneto (Treviso); Antonia Levorato, 53 anni di Padova; Ugo Santoro, 63 anni di Padova; Gianfranco Scala, 54 anni di Casale sul Sile (Treviso).



Il meccanismo di truffa era questo. Pellicanò otteneva procure speciali per la vendita di appartamenti, con promesse di guadagno comunque molto basse (intorno ai 50 mila euro) vista la crisi del mercato immobiliare. Quindi – attraverso la Egi Group srl di cui era socio di maggioranza e amministratore unico – produceva documenti gonfiati per far sì che “teste di legno” ottenessero finanziamenti dalle banche con cui acquistare proprio quegli appartamenti di cui Pellicanò stesso aveva procura di vendita. Finanziamenti che poi non vengono onorati dai beneficiari, con evidenti danni patrimoniali alle banche.



In un caso oltre alla banca c’è anche il proprietario dell’appartamento in vendita a subire la truffa. Nell’aprile 2018 D.P. chiede un prestito a Pellicanò di 40 mila euro. A garanzia dell’aiuto economico, mette il suo immobile (in via Bosco Mardigliana a Veggiano) nelle mani di Pellicanò, a cui viene intestata una procura speciale a vendere. Pellicanò vende l’immobile ad Antonia Levorato, senza però versare l’incasso a D.P. Non solo. Pellicanò riesce a gonfiare truffaldinamente la situazione reddituale della Levorato: nel chiedere un mutuo da 135 mila euro alla Monte dei Paschi di Siena, la donna infatti presenta false buste paga e un altrettanto falso Cud rilasciati dalla Egi Group di Pellicanò. Le rate del mutuo non vengono tuttavia saldate e così i truffati sono due, il proprietario dell’appartamento rimasto senza immobile e la banca con il mutuo scoperto.



Due mesi dopo è ancora la Monte dei Paschi a erogare un finanziamento su carte gonfiate. Il mutuo di 145 mila euro va ad Antonio Filipponio e serve ad acquistare un immobile in via Aldo Moro a Trebaseleghe. All’istituto di credito vengono presentati un falso stato di famiglia rilasciato dal Comune di Padova, buste paga non veritiere della Luce srls, un falso certificato Cud e pure una falsa promessa di vendita dell’immobile. In questo episodio è sempre Pellicanò, che nel frattempo si è fatto firmare una procura speciale, a vendere l’immobile in questione a Filipponio per 50 mila euro. Nella truffa ci entra anche Ugo Santoro, che accompagna in banca Filipponio per richiedere il mutuo. È sempre Santoro ad accompagnare alla Monte dei Paschi, nel luglio 2018, Sava Ariton: pure in questo caso viene concesso un finanziamento su carte false. Tra le banche gabbate c’è anche la Banca Popolare Friuladria, che nell’ottobre 2018 concede 135 mila euro a Walter Brandolese. In questo caso, il beneficiario presenta false buste paga rilasciate dalla Commingross srls. La somma erogata servirà per l’acquisto di un immobile a Casale sul Sile (Treviso), in via Bonisiolo. Ideatore e promotore della truffa è Pellicanò, con lo zampino della Levorato che accompagna Brandolese in banca a chiedere il mutuo. Nella truffa ha un rulo anche Scala. I sette indagati compariranno davanti al gup il prossimo gennaio. —



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