«Sì, lo seguo in mezzo mondo»

«Lo seguo ovunque, ho girato mezzo mondo per vederlo in concerto». Lo dice Marco Zanchin, 39 anni, il fan padovano più affezionato al Boss.
Consulente turistico, ha iniziato ad ascoltare Springsteen vent'anni fa, e da allora la passione non l'ha più lasciato. «Il mio primo concerto è stato quello al Bentegodi di Verona, nel 1993. Poi l'ho visto in Francia, Spagna, Svezia, Stati Uniti. E del tour italiano non perderò nemmeno una tappa: sono stato a Napoli, in Piazza Plebiscito, sotto la pioggia, e venerdì sarò a Padova. E dopo Milano e Roma andrò a Parigi, Londra e Irlanda». Una passione forte, quella di Marco, ereditata in parte dai genitori, ma che si nutre soprattutto dell'amore per la musica di un grande artista, di cui apprezza anche lo stile di vita sobrio, senza snobismi da star. «Ho avuto modo di incontrarlo, in questi 20 anni di live, ed è facile intuire quanto Springsteen sia alla mano. È uno che parla poco, che ama esporsi solo durante i concerti. Una persona semplice, che ha scelto uno stile di vita normale nonostante sia una delle più grandi star del rock». (a.cel.)
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