Stadio Euganeo, Giordani promette: «Curva pronta in 300 giorni, controllo io»

Partiti i lavori della nuova ditta: saranno realizzate anche due palestre al grezzo: «L’ultimo ricorso non ci preoccupa». Il sindaco elogia gli ultras: «Non ci sono più i violenti, ora sono diventati ironici»

Leandro Barsotti

«Questa volta controllo io». Il sindaco Giordani lo ribadisce guardando le scalinate della curva Sud dello stadio Euganeo. «Ho disposto una riunione ogni quindici giorni per seguire l’andamento dei lavori. C’è una tabella di marcia, e va rispettata. Se poi la ditta finisce prima, abbiamo anche concordato un premio».

Ma vista la storia tribolata di questo angolo di stadio, sarebbe già bello essere certi della chiusura dei lavori tra 300 giorni, come previsto, ovvero per fine febbraio. Quando mancheranno più o meno una decina di partite alla fine del prossimo campionato di calcio e gli ultras, chi lo sa, potranno rientrare nella loro casa naturale per il finale della stagione 2025-26.

Il sindaco, accompagnato dall’assessore allo sport Bonavina, ha voluto incontrare la stampa davanti al cantiere appena ripartito.

La ditta Costigliola ha anche appeso, all’ingresso del cancello della curva, il calendario dei lavori: questa fine mese si sta lavorando a telai e muratura dei wc. Allo stesso tempo si puliscono le aree abbandonate del cantiere. Da lunedì si monta la gru.

A maggio si parte con le scale, e via così. Ogni due mesi vengono scadenzati i lavori, e ogni due settimane il comune di Padova fa un incontro di verifica, alla presenza del sindaco.

«Intanto vediamo di salire in serie B, dovevo andare via con mia moglie questo venerdì, ma ho cambiato programma, non posso mica mancare a Lumezzane», dice Giordani. Perché venerdì se il Padova non perde a Lumezzane, viene promosso in serie B, traguardo atteso dalla città e che darebbe anche un senso più ampio ai lavori di questo stadio.

«Noi come amministrazione ci crediamo così tanto alla promozione che abbiamo già avviato i lavori di adeguamento per la serie B. Nuovi led per l’illuminazione, adeguamento bagni, sistemiamo la tribuna Est con i nuovi seggiolini anche nel settore che sarà occupato dagli ultras in attesa della fine dei lavori in curva, e poi compriamo un megaschermo da posizionare tra la nuova curva e la tribuna est. Infine, in accordo con la società di concerti Zed!, togliamo quel che resta della pista di atletica per mettere un sintetico».

Tutti lavori, tuttavia, indispensabili per adeguare lo stadio alla normativa calcistica per i club di serie A e B. Lo stadio è di proprietà del Comune di Padova, e per omologarlo certi interventi sono necessari: altrimenti il Padova dovrebbe giocare altrove.

Esistono poi altri lavori, in parte all’interno della tribuna ospiti e in gran parte all’esterno della struttura stadio, richiesti dalla questura di Padova per motivi di sicurezza per i quali si è discusso molto, perché costosi, tant’è che sono assenti in quasi tutti gli stadi di serie B.

Ma intanto c’è questa curva da portare avanti, che come ha detto l’assessore Bonavina con onestà, ha avuto troppi intoppi e un ritardo giustamente criticato da tifosi e cittadini.

«Quando si parla di stadio Euganeo ci sono tante polemiche ed è giusto che ci accolliamo le responsabilità, si è perso troppo tempo. Qualche giorno fa si è parlato di un ricorso a questi lavori, giunto a tempo scaduto da un’azienda che ha partecipato al bando ed è arrivata seconda», ha aggiunto Bonavina. «Ma questi lavori non potranno essere fermati per nessun motivo. Quest’ultimo ricorso non ha chiesto sospensione dei lavori, e se mai sarà discusso dal Tar succederà a fine 2026, quando la curva sud sarà già terminata. I tifosi non devono aver timori».

La nuova curva per essere conclusa verrà per prima cosa resa agibile, poi sarà realizzata la sua copertura; mancano gli impianti elettrici e quelli idraulici, mancano le passerelle per entrare e uscire con ingressi e tornelli. Ma, cosa più importante, mancano da completare gli spazi sotto la curva, dove nasceranno due palazzetti «al grezzo».

Il sindaco, forse per stemperare le tensioni calcistiche, ha voluto infine aprire una parentesi per elogiare gli ultras: «Mi piace il loro modo di fare marketing, sono cambiati molto negli anni, un tempo si pensava a loro come tifosi violenti, adesso sono invece ironici, hanno preso in giro me con il carbone e anche il proprietario del club, hanno attaccato adesivi in città di critica ma sempre con ironia. Io spero che tornino a tifare anche nel nostro stadio perché la loro presenza si sente e carica la squadra».

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