Stasera al Caffé Zhivago festa a tema “gangster americani”

DUE CARRARE. Gangster senza scrupoli e poliziotti inflessibili. Gli anni ruggenti, quelli dell’epoca del proibizionismo in America dove la polizia conduceva una caccia spietata ai criminali, verranno...

DUE CARRARE. Gangster senza scrupoli e poliziotti inflessibili. Gli anni ruggenti, quelli dell’epoca del proibizionismo in America dove la polizia conduceva una caccia spietata ai criminali, verranno rievocati stasera al Caffè Zhivago del Mulino di Pontemanco a Due Carrare. Una festa di Halloween fuori dagli schemi, in cui dalle 21.30 tutti gli invitati dovranno presentarsi vestiti secondo lo stile vigente negli anni ’20-’30. Siamo nel decennio del gangsterismo di Al Capone e dei suoi simili, che si arricchivano con i proventi del traffico d’alcool allora proibito. Stasera, l’alcool ovviamente non verrà messo al bando, ma tra un drink e l’altro interverrà qualche poliziotto, con foto segnaletiche e giochi d’astuzia. Sarà importante anzitutto il dress code: obbligatorio indossare abbigliamento a tema o in alternativa un vestito elegante (no casual). Ma come si vestiva la gente negli anni ’30 dello scorso secolo? «Vestiti in modo formale come un vero gangster», consigliano al Caffè Zhivago, «Per esempio indossa un abito nero, grigio o gessato e una cravatta. Mettiti un gilè e arrotola le maniche della camicia. Scegli un cappello e non dimenticare il sigaro. Nei vecchi film, criminali, gangster e altri personaggi cattivi vengono spesso ritratti mentre fumano un sigaro». E per le signore? «Il taglio d’abito più popolare per le donne era ampio con la linea dei fianchi abbassata o non definita. Usa un trucco e una pettinatura retrò. Le donne iniziarono a portare le labbra rosso scuro e gli occhi colorati di nero. Per la pettinatura, prova i capelli ondulati per il taglio lungo o dritti con le punte arricciate per quelli corti».

Il periodo del proibizionismo ha però segnato anche la nascita di avanguardie jazz sparse tra New Orleans, Chicago e New York. In una serata del genere, non poteva certo mancare l’accompagnamento musicale dei Gypsy Thief, formazione composta da sei elementi con due violini, due chitarre, percussioni e un contrabbasso.

Mattia Rossetto

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova