Studia i linfomi del cane per curare l’uomo

Maxi finanziamento da 700 mila euro al prof Luca Aresu del Bo per trovare farmaci innovativi

PADOVA. Gli animali domestici sono diventati nostri compagni inseparabili, anche per loro l’aspettativa di vita si è allungata e con l’amico uomo arrivano a condividere anche la malattia. In primis i tumori, come i linfomi che colpiscono le cellule del sangue.

Un ricercatore dell’Università di Padova, Luca Aresu, 34 anni, professore associato al Dipartimento di Biomedicina comparata e Alimentazione, ha vinto un maxi finanziamento di 700 mila euro per studiare il linfoma del cane che sorprendentemente somiglia al linfoma umano. I risultati potrebbero aprire nuove strade per la cura di questa patologia sia in campo veterinario che medico.

La borsa di studio arriva a Padova grazie al progetto Sir (Scientific independence of young researches) che finanzia studi svolti da gruppi indipendenti di elevata qualità scientifica, purché svolti sotto il coordinamento di un ricercatore al di sotto dei 40 anni e in possesso di un curriculum di eccellenza. Il progetto padovano “An integrative analysis of methylome and transcriptome in canine diffuse larbe B-cell lymphoma” è stato scelto, assieme ad altri 144, su un totale di ben 5.252 progetti presentati.

A capo della ricerca c’è il professor Luca Aresu, supportato dalla professoressa Mery Giantin e dalla dottoressa Serena Ferraresso. I 700 mila euro saranno impiegati per creare un laboratorio indipendente: per ingaggiare assegnisti e dottorandi e acquistare il materiale necessario. «C’è un linfoma particolarmente diffuso tra i cani», spiega il professor Aresu, «specialmente tra pastore tedesco, boxer, labrador e golden retriever. Si tratta del linfoma a grandi cellule B, che è stato identificato come modello per l’uomo. Il nostro progetto prevede, nell’arco di tre anni, la creazione di un gruppo di ricerca con competenze di patologia, biologia molecolare e farmacologia allo scopo di identificare il ruolo dei meccanismi epigenetici che alterano l’espressione genica ed è alla base della carcinogenesi, come la metilazione». La comprensione delle fasi della malattia permetterà di condurre allo sviluppo di nuovi farmaci per la cura dello stesso tipo di linfoma nell’uomo.

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