Tigotà, è ancora tensione «Si riprenda la logistica»

PADOVA. «Pronti ad aprire una vertenza nazionale per la trasformazione dei lavoratori dei magazzini in dipendenti diretti di Gottardo Spa». Ad annunciarlo il segretario della Cgil Padovana Aldo Marturano, affiancato dai segretari della Filt Cgil Romeo Barutta e della Filcams Marquidas Moccia.
«La situazione della logistica in Gottardo Spa» attacca il segretario della Cgil Marturano «continua a rimanere incerta. I cantieri di Padova e Broni vivono tutt’oggi una situazione di tensione, tra contratti a termine, precariato e una logica degli appalti che non può portare in alcun modo a una stabilizzazione del servizio». E così la Cgil di Padova è pronta a attivare una vertenza nazionale. «La Gottardo ha risparmiato molto in passato sulla logistica affidandosi a ditte esterne finite poi in Tribunale per una serie di reati tra cui lavoro nero e caporalato, evasione contributiva, sfruttamento» aggiunge Barutta «ma sta pagando in termini di immagine, di funzionalità del servizio, di organizzazione interna. Spero che possano bastare due conti e un po’ di dialogo per riportare la logistica di Gottardo Spa nell’alveo di una modernità che vede le grandi imprese del settore internalizzare la logistica e i lavoratori di questi settore».
Una società forte di tre differenti marchi di prodotto (Acqua&Sapone, Tigotà e Prodet), circa 700 punti vendita in tutt’Italia, oltre 4mila dipendenti e altri 500 indiretti impegnati nella logistica.
«Abbiamo gli strumenti tecnici e giuridici per affrontare la vertenza da più punti di vista» sottolinea il segretario della Cgil di Padova «ma preferiamo decisamente partire dal dialogo: di fatto però crediamo possano sussistere i presupposti sia per percorsi rivendicativi che per azioni in giudizio in merito alla condizione dei lavoratori delle piattaforme di Padova e Broni e per eventuali attività antisindacali».
Il punto per la Cgil di Padova rimane quello della differenza di trattamento, sia dal punto di vista salariale che contrattuale fra dipendenti che svolgono diverse funzioni aziendali. «La vicenda della manifestazione delle commesse strumentalizzata da Gottardo e del presidio di alcuni lavoratori dei magazzini contro gli altri colleghi in sciopero» dice Moccia «è stata una stortura funzionale solo a difendere la proprietà. Un’aberrazione che nasce anche dalla sperequazione contrattuale, dal sistema di precarietà e dall’alone di scarsa trasparenza che pervade le coop impegnate da anni nei magazzini Gottardo. Una situazione di costante incertezza che non contribuisce al buon funzionamento di una delle funzioni principali della società e non garantisce i lavoratori: dialogare insieme per l’ingresso di tutti i lavoratori come dipendenti diretti di Gottardo crediamo sia la soluzione ottimale per evitare nuove crisi in azienda». —
Riccardo Sandre
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