Torna l’incubo-cimici al Prejon

Bagnoli: disinfestati e tagliati boschetti di olmi, bonificate anche le case
La temuta cimice dell'olmo
La temuta cimice dell'olmo

BAGNOLI. Tre anni fa l’invasione della cimice dell’olmo aveva assunto le dimensioni di un vero e proprio flagello, con centinaia di abitazioni prese d’assalto dal fastidioso insetto che costringeva le famiglie a chiudersi in casa fin dal tardo pomeriggio e a fare un uso massiccio di insetticidi. L’emergenza era rientrata con il taglio dei boschetti di olmo siberiano in più punti del paese. Quest’estate, dopo una tregua, il problema s’è ripresentato in via Pastò, località Prejon.

Da qualche giorno l’emergenza è rientrata dopo disinfestazioni e taglio di un altro “boschetto” di olmo siberiano. A patire i nuovi disagi stesse famiglie che per mesi lottarono contro la cimice nel 2012. È il caso degli Andreetta, una delle più colpite, oggi come in passato. «Da quanto le temperature si sono alzate» racconta Paolo Andreetta «le cimici erano comparse a centinaia. Dalle 17, ogni giorno, siamo stati costretti a sigillare la nostra casa e rinunciare a stare all’aperto, se non è indispensabile. Nel giro di pochi minuti le cimici ti volano attorno e restano attaccate agli indumenti. Pensavamo che il problema fosse risolto con il taglio delle siepi negli anni scorsi, ma un vicino ha fatto crescere una nuova piantagione che ha favorito la proliferazione delle cimici». Prima è intervenuto il Comune, con disinfestazioni lungo la strada e nelle case. Il sindaco aveva anche emesso un’ordinanza che imponeva il taglio degli olmi in zona.

Nei giorni scorsi il proprietario ha eliminato gran parte delle piante e disinfestato il bosco. «A questo punto l’emergenza è rientrata», spiega il sindaco Roberto Milan, «e ho ritirato l’ordinanza. Adesso va un po’ meglio, ma l’attenzione resta alta». La cimice dell’olmo, più piccola di quelle comuni e senza il rischio della puzza, con il caldo cerca un riparo all’interno delle case. A centinaia questi insetti circondano porte e finestre, riescono a passare attraverso fessure invisibili, si nascondono sotto i battiscopa, dentro agli armadi, fra la biancheria nei cassetti, sotto i cuscini e i materassi, fra le stoviglie della cucina.

 

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