Toto, da Schio a Valencia per fare “Confusiòn”

SCHIO. La parola “confusione” deriva dal latino “cum “ (con) e “fundere” (versare). Letteralmente: versare insieme, mescolare, e quindi anche confondere, scompigliare. In italiano ha assunto un’accezi...

SCHIO. La parola “confusione” deriva dal latino “cum “ (con) e “fundere” (versare). Letteralmente: versare insieme, mescolare, e quindi anche confondere, scompigliare. In italiano ha assunto un’accezione negativa e sottolinea una mancanza di ordine. C’è però chi ha scelto di utilizzare questo termine in senso non solo positivo, ma quasi nobilitante.

Nella calda Valencia, è nato un festival dedicato alla libera espressione: si chiama “Confusiòn. Festival gratuito de expresión libre” e avrà luogo il 17 e 18 ottobre. Tra gli organizzatori c’è Riccardo Toto, 27 anni originario di Schio, volato in Spagna sei anni fa per studiare odontoiatria, convinto che «una laurea fosse un buon cammino di vita». Anche se, aggiunge «quello che fa la differenza poi è riconoscere il cammino stesso della vita».

Si è laureato, ma non fa l’odontoiatra. Si dichiara «imprenditore di se stesso», vive delle sue idee tra progetti socioculturali, eventi e produzione artistiche. L’anno scorso, insieme ad altri ragazzi provenienti da Spagna, Italia, Bolivia e Perù, ha dato vita a “Confusiòn”, un evento gratuito, autogestito e senza finalità di lucro, un festival nato e pensato nel quartiere Benimaclet con due obiettivi: motivare le persone a condividere la sua arte, ossia a mostrare il proprio essere, e confondersi con altri. «Non importa quello che uno vuole e sa fare, quanto piuttosto che lo condivida e lo esprima liberamente», spiega. Allo stesso tempo, questo evento vuole, almeno per alcune ore, rivoluzionare il concetto di spazio pubblico/privato, mescolandoli, aprendo le porte e i cuori. Questi i numeri della prima edizione: 25 volontari, 130 proposte in 38 spazi e 5000 visitatori in due giorni. Quest’anno per la seconda edizione i numeri crescono, insieme alle collaborazioni con il territorio: «I volontari sono 50 - spiega Riccardo - stiamo gestendo 200 proposte tra esposizioni, street art, musica, teatro, performance, poesia, laboratori, conferenze, per tutte le età, in 58 spazi tra associazioni culturali, case private, punti stradali nella zona pedonale, e locali commerciali che si uniscono al movimento, condividono la filosofia e offrono lo spazio senza vendere nulla». Tutti sono impegnati nell’organizzazione, ma anche nello sviluppo di traiettorie di sensibilizzazione tra cui la pulizia del quartiere, il rispetto per l’ambiente, la sostenibilità, il riciclaggio, la tolleranza tra il vicinato, l’integrazione e il rapporto intergenerazionale. Una novità importante è stata la scelta di optare per un’identità NoLogo, un’immagine grafica basata sui contenuti, coerente con la filosofia che guida la manifestazione. “Confusiòn” cerca finanziamenti per realizzare la seconda edizione. L’obiettivo da raggiungere entro l’11 ottobre è di 2.100 euro. Per raggiungere la cifra è stata aperta una piattaforma di crowdfunding su verkami.com. Info subeniconfusionfest.es.

Silvia Ferrari

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