Tra le bici per Padova Ospitale un “gioiello” da 3 mila euro

TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONSEGNA BICI AAL'ASSOCIAZIONE PADOVA OSPITALE. DA SIN: VITTORIA CAPUTO, CLAUDIO CANDIDO, REBECCA FEDETTO
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONSEGNA BICI AAL'ASSOCIAZIONE PADOVA OSPITALE. DA SIN: VITTORIA CAPUTO, CLAUDIO CANDIDO, REBECCA FEDETTO

Metropark, la società controllata al 100% da Ferrovie dello Stato, ieri mattina, ha donato trenta biciclette abbandonate dagli utenti nel parcheggio, che si trova tra la stazione Fs e l’autostazione delle corriere, all’associazione Padova Ospitale.

Le bici saranno riparate e regalate ai bisognosi che si rivolgono, di solito, alla nota associazione da anni impegnata nel settore della solidarietà e dell’assistenza sociale. Per la Metropark era presente Claudio Candido, mentre per Padova Ospitale c’erano Rebecca Fedetto, Vittoria Caputo ed Angelo Chiarelli.

«Siamo molto riconoscenti della donazione ricevuta da Metropark» ha osservato Fedetto. «Le bici che ci sono state consegnate saranno aggiustate in uno dei negozi che gestiamo in via Marzolo e in Piazza dei Caduti della Resistenza e, subito dopo, saranno regalate alle famiglie che ne hanno bisogno oppure saranno vendute a privati sulla base di un’offerta che faranno alla nostra associazione».

Fra le trenta bici donate a Padova Ospitale ci sono anche una bici a pedalata assistita denominata fat, con le ruote maggiorate, che nuova costa 3.000 euro. Alcune mostrano evidenti i segni dell’abbandono, ma quasi tutte sono in buono stato di conservazione e, quindi, una volta rimesse a nuovo, si possono usare ancora per anni.

Il parcheggio della Metropark è stato inaugurato nel periodo in cui era sindaco facente funzioni Ivo Rossi, che, naturalmente, offrì alla società controllata da Ferrovie dello Stato la massima collaborazione del Comune. Il parco delle bici arriva a contenere 800 bicilette. Il deposito per 24 ore consecutive costa 1,50 euro. Per un mese si devono sborsare 16 euro, con una cauzione di 20 euro, che, poi, in realtà, servono a consegnare al titolare della due ruote anche un lucchetto supersicuro e la tessera dell’abbonamento.

Il bicipark è aperto dalle cinque all’una di notte. È custodito e, quindi, la bicicletta non può essere rubata, come, invece, succede spesso alle persone che la lasciano sulle rastrelliere del piazzale della stazione oppure su quelle che sono state installate lungo viale Norma Cossetto (ex boulevard degli stranieri). —

Felice Paduano

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