Tragedia dell’anoressia, le “Iene” all’Usl

MONSELICE. Blitz delle “Iene” negli uffici della direzione dell’Usl 17. In tanti, ieri mattina, hanno avvistato con una certa curiosità la troupe della popolare trasmissione di Italia 1, in “missione”...

MONSELICE. Blitz delle “Iene” negli uffici della direzione dell’Usl 17. In tanti, ieri mattina, hanno avvistato con una certa curiosità la troupe della popolare trasmissione di Italia 1, in “missione” all’ospedale di Monselice. L’inviata Nadia Toffa ha voluto incontrare i vertici dell’Usl 17 per il servizio che la troupe sta girando su una giovane di Bagnoli di Sopra, rimasta vittima dell’anoressia. La storia, tragica quanto delicata, è quella di una ragazza di 24 anni, caduta sin dall’adolescenza nella spirale dell’anoressia. A metà luglio aveva acconsentito al ricovero, nell’ospedale di Este, per sottoporsi alle cure. Ma poi, di sua spontanea volontà, era uscita per tornarsene a casa. Invano i familiari avevano cercato di convincerla a ritornare in ospedale, arrivando un giorno anche a chiedere l’aiuto dei carabinieri. Ma la ragazza si era chiusa in bagno e aveva ingerito della soda caustica: inutile, a quel punto, la corsa in ospedale e il ricovero in terapia intensiva. Era morta il 30 luglio, dopo alcuni giorni di agonia. La triste vicenda non ha comunque avuto nessuno strascico giudiziario. «Non siamo certamente nell’ambito della malasanità», ha ribattuto agli inviati di Italia 1 il direttore generale dell’Usl, Giovanni Pavesi. «Un medico esperto, specializzato in patologie alimentari, ha deciso per il ricovero della ragazza in Medicina e non in Psichiatria, perché ha valutato in scienza e coscienza che non vi fossero le condizioni per costringerla in Psichiatria». “Le Iene” hanno bussato, l’altro ieri, anche alla porta dei carabinieri di Monselice, intervenuti a casa della giovane al momento della tragedia. Ma senza essere ricevuti. Sul caso è già stato intervistato anche il primo cittadino di Bagnoli, Mario Rasi.

Francesca Segato

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