Tredicesime in bollette e regali utili

Dall’Osservatorio di Confesercenti emerge che la situazione è peggiorata per il 61% delle persone intervistate
Di Cristina Genesin
MARIAN - CONVEGNO CONFESERCENTI - NICOLA ROSSI MARIAN - CONVEGNO CONFESERCENTI
MARIAN - CONVEGNO CONFESERCENTI - NICOLA ROSSI MARIAN - CONVEGNO CONFESERCENTI

Il Natale 2013? Secondo il 61% dei padovani per colpa della crisi sarà peggiore dell’anno passato, con pochi regali ma utili (come capi di vestiario, anche se a qualche viaggio non si rinuncia). Oltre un terzo dei consumatori spenderà decisamente di meno. Ecco, alla vigilia delle festività natalizie, le previsioni di consumo in città e in provincia disegnate dall’Osservatorio economico di Confesercenti su un campione di 300 consumatori intervistati tra il 31 novembre e il 3 dicembre scorso (49% di maschi e 51% di donne).

Quadro a tinte fosche anche nel Padovano? Non c’è da ridere granché, è chiaro. Ma forse l’avvio della “stagione dei regali”, pur nella consapevolezza di un periodo difficile tutt’altro che concluso, offre qualche spiraglio nonostante un dato di partenza preoccupante.

Meno tredicesime. Nel nostro territorio sono arrivate (o stanno per arrivare) tredicesime meno pesanti rispetto al 2012, segno che ci sono meno occupati: il calo è di 6 milioni. Tra chi ha risposto al questionario, solo il 79% percepisce la tredicesima. Complessivamente si tratta di 562 milioni di euro di tredicesime contro i 568 milioni del 2012 con un -4.98% per i dipendenti (295 milioni nel 2013 contro i 304 milioni e mezzo del 2012) e un + 1.53% per i pensionati (267 milioni nel 2013 contro i 263 milioni e mezzo nel 2012).

Come spendere. Pochi i soldi a disposizione, almeno per la maggioranza che ha già deciso di destinare la tredicesima per coprire le spese di casa e della famiglia e per saldare i conti in sospeso. Insomma, un Natale 2013 condizionato dalla situazione economica familiare (per il 18% nel 2013, il 15% nel 2012), dal peggioramento della crisi (il 21% nel 2013, era appena il 4 nel 2012), dalla preoccupazione di perdere il posto di lavoro (il 17% nel 2013 contro il 13% nel 2012), mentre scende dal 18% del 2012 all’8% chi si fa influenzare da tasse e tariffe in crescita. Solo il 17% non si lascerà condizionare (il 12% lo scorso anno). Eppure solo il 15% degli intervistati (l’11% nel 2012) non farà regali. Il 40% farà «quelli strettamente necessari» (era il 47% nel 2012), il 28% ne farà qualcuno e il 13% (il 14% nel 2012) farà dei «presenti» un po’ per tutti.

«Non si rinuncerà al pensierino, al regalo simbolico, si punterà a un regalo utile», annota l’Osservatorio economico di Confesercenti. «Rispetto ai regali, il 44% dichiara che spenderà come l’anno scorso, il che è un dato positivo, il rimanente 35% spenderà meno, un 16% deve ancora decidere». Appena il 2% spenderà il 30% in più del 2012.

E quanto si spenderà? La maggioranza (il 47%) tra i 101 e i 300 euro; il 24% tra i 15 e i 100 euro, solo un padovano su 10 (il 12%) sborserà per i regali più di 500 euro.

I regali. Vince su tutto il «regalo utile»: l’abbigliamento sale al 31% (contro il 26% del 2012) come i prodotti alimentari di qualità (il 18% nel 2013 contro il 4% nel 2012); tengono i viaggi (3% contro l’1% del 2012). In brusco calo i prodotti tecnologici (-8%), i casalinghi (-7%) e i giochi (-6%) ma anche i libri (12% nel 2013 contro il 22% nel 2012). Tra i regali “meno utili” scelti da chi ha il portafoglio pieno, i gioielli registrano il 30%. Crescono le vendite on line (14% nel 2013, 5% nel 2012), di più quelle nei centri commerciali (passate dal 21% nel 2012 al 26% nel 2013), tengono i mercatini (dal 14% nel 2012 al 15% nel 2013) e i negozi di vicinato dal 27% nel 2012 al 14% nel 2013).

Insomma metà delle tredicesime saranno destinate a saldare i conti in sospeso (30%), rate del mutuo, bollette o tasse (7%) mentre un 11% sarà destinato al risparmio per proteggersi rispetto a quanto potrà accadere; il 38% andrà in spese per casa e famiglia.

Il Natale secondo i padovani. Come lo immaginano rispetto al 2012? Il 61% dichiara peggiore, il 24% uguale, solo il 16% migliore. La crisi morde: per il 38% degli intervistati sarà un Natale al risparmio, per il 18% difficile e per il 20% austero. Non a caso i “doni” che i padovani desiderano dal governo in occasione del Natale sono più occupazione (38%), meno tasse (22%), detassazione della tredicesima (18%) eliminazione della nuova tassa Iuc (11%).

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