«Troppi negozi etnici all’Arcella, mettiamo il tetto alle aperture»

la proposta
Cresce ancora la Chinatown in tutta l’Arcella e in particolare lungo via Tiziano Aspetti sino all’incrocio con via Ansuino da Forlì. È in apertura, sempre in via Aspetti, l’arteria più importante del quartiere più grande della città, il quinto mini-market cinese in un chilometro di strada. Gli altri quattro si trovano in via Borgomagno 18, in via Aspetti, a fianco della farmacia di Laura Brizzi, al Passaggio Campello e l’ultimo un poco più avanti, appena dopo il Bingo nel negozio dove prima c’era Arcobaleno Abbigliamento.
L’ultima volta che furono contati, a novembre 2019, tutti negozi ed i locali etnici, da Borgomagno a via Aspetti, incrocio via Ansuino da Forlì, erano 31, contro i 48 italiani. In pochi mesi quelli etnici sono cresciuti anche perché sono stati aperti nuovi saloni di parrucchieri ed altri centri estetici. Davanti alla fermata del tram Arcella è stato aperto anche il locale nigeriano Papa Swanger, già chiuso dalla Questura per un mese, e nel mirino di un gruppo di residenti che chiede al Comune di chiuderlo per sempre con la motivazione che i gestori non rispettano le regole della convivenza civile.
Questa volta, però, c’è una grande novità che arriva dalla politica. Il consigliere comunale Antonio Foresta, presidente della Commissione urbanistica, residente all’Arcella da oltre 20 anni, si è impegnato a presentare in consiglio comunale un progetto per invitare il sindaco e l’assessore al commercio ad approvare una delibera per un tetto alle nuove aperture di negozi e locali etnici. Sulla scia di quanto ha già fatto, nel 2106, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a capo di una coalizione di centrosinistra e che, successivamente, è stato approvato anche a Pistoia, Massa e Genova.
«Stop all’immigrazione selvaggia», sottolinea Foresta. «In città gli stranieri vanno distribuiti diversamente dal passato e dal presente. Va regolata meglio la residenza anagrafica: non è più tollerabile che tantissimi italiani siano costretti ad abbassare le serrande per sempre e non vengono aiutati da nessuno, mentre il numero dei negozi etnici continua a crescere mese dopo mese. Ormai da Borgomagno a via Guido Reni è tutto un souk. Se questo trend non viene bloccato in tempo, si fa un grande regalo alla Lega di Salvini. O si cambia già nei prossimi mesi oppure gli arcellani ci manderanno a casa alle prossime amministrative». —
felice paduano
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova