Uccisi la gallinella e il gallo adottati dal condominio

Cocca si era sistemata nella palazzina di Caselle di Selvazzano e si era fatta subito tanti amici. Le avevano persino trovato un compagno. Un grosso cane nero li ha sbranati e ora c’è chi ora vuole denunciarne il proprietario

SELVAZZANO. Ai ragazzini di una famiglia residente in via Pascoli a Caselle, i nonni che vivono in campagna decidono di regalare tre gallinelle. Una di queste, la più coraggiosa, però, scappa abbandonando la sua voliera in cerca di uno spazio più confortevole in cui trascorrere le sue giornate.

Gira e rigira, due settimane fa la nostra gallina in fuga sceglie una comoda sistemazione nelle vicinanze, tra i prati alberati che ospitano i condomini nelle vie Pascoli e Verga. Gli abitanti dei condomini accolgono subito di buon grado la loro nuova “vicina”, tanto che qualche massaia si prende la briga di andare a controllare se il volatile, uno splendido esemplare di gallina padovana, non produca anche qualche ovetto fresco.

Anche la gallinella si trovava molto bene nel nuovo nido che si è scelta. Così, nei giorni successivi, l’intero vicinato si mobilita per renderle il soggiorno nel verde tra i condomini più gradevole. Qualcuno procura il mangime per la pollastrella, altri un po’ di paglia per il suo giaciglio che viene posizionato sotto una pianta d’alloro. A quel punto si decide anche di dare un nome alla mascotte dei condomini che viene chiamata Cocca.

Ai bimbi del circondario piace molto la gallinella Cocca e, sebbene non ci giocano assieme perché rispettano la sua privacy, tutti i giorni si fermano incuriositi a guardarla, come accade ai bambini di città che poco conoscono gli animali.

Uno dei condomini, Giovanni Borsetto, decide di regalare un po’ di compagnia alla Cocca e compera un bel galletto nano. «L’avevamo adottata», ricorda Borsetto, «ho pensato di acquistare un gallo, che ogni tanto cantava, per farle compagnia». Così, i due animali trascorrono il tempo assieme, liberi e felici tra i prati.

Un triste giorno, che è poi mercoledì scorso, passa da quelle parti un signore con un grosso cane nero, senza guinzaglio e senza museruola. Non appena vede la coppia di uccelli, il cagnone si avventa sui pennuti e li uccide.

«I bambini si erano affezionati al galletto e alla gallinella», raccontano Renato e Claudia Rampazzo. «Siamo stati tutti male. Abbiamo pure una colonia di gatti tutelata dalla Regione Veneto, ma quel cane viene spesso lasciato libero. Il suo padrone ha detto che in un luogo pubblico il suo animale può muoversi dove vuole. Ma noi abbiamo già segnalato l’accaduto ai vigili urbani». Perché i cani, soprattutto quelli di grossa taglia, andrebbero condotti al guinzaglio, come prevede un’apposita ordinanza comunale.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova