Un anno a Debora Sorgato prima sanzione definitiva

Forse non le importerà più di tanto, con una condanna a 30 anni sulle spalle per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione per l’assassinio di Isabella Noventa, già fidanzata del fratello Freddy pure destinatario della stessa sorte processuale. Ma a Debora Sorgato arriva la “ricevuta” di un primo conto con la giustizia ormai non più modificabile: è diventata definitiva la pena di un anno e 2200 euro di multa stabilita con il patteggiamento del 20 dicembre scorso davanti al giudice Elena Lazzarin. L’accusa? La detenzione di una pistola Beretta calibro 7,65 con 14 proiettili, di una pistola Astra calibro 9 per 19 modello 600 con 93 cartucce calibro 7.65 e altre 53 cartucce calibro 9. Le pistole Beretta e Astra con le munizioni erano state scoperte all’interno di uno scatolone custodito a Camin in via Vigonovese nell’alloggio dell’ex fidanzato di Debora Sorgato, il maresciallo dei carabinieri (in congedo) Giuseppe Verde. I due abitavano nella stessa palazzina, condividendo il pianerottolo. È il pomeriggio dell’8 marzo 2016 quando il sottufficiale chiama i colleghi: il materiale è sequestrato. Insieme ci sono anche 124 mila euro suddivise in mazzette, poi assegnate a Ofelia Rampazzo, la madre di Isabella, sempre come quota parte del ristoro che le spettava (500 mila euro). Una madre che è morta nel gennaio scorso, senza nemmeno poter piangere sulla tomba della figlia, nonostante i tanti appelli rivolti ai fratelli Sorgato per sapere la verità. Nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016 l’impiegata di Albignasego, Isabella Noventa, 55 anni, era sparita nel nulla dopo aver trascorso una serata in pizzeria con Freddy. Secondo la sentenza di primo e di secondo grado è stata uccisa, anche se il corpo non è mai stato trovato. Ora ultima chance in Cassazione l’8 maggio per i Sorgato con la complice Manuela Cacco, condannata a 16 anni e 10 mesi per gli stessi reati e per stalking ai danni della vittima.–
CRI.GEN.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova