Un minore al Punto Snai locale chiuso 60 giorni

Sessanta giorni di chiusura e quasi diecimila euro di multa al Punto Snai di via Croce Rossa 18. I poliziotti della Divisione amministrativa della Questura hanno adottato il provvedimento sulla base di due gravi violazioni compiute dal gestore del locale: l’inosservanza dell’ordinanza che impone la chiusura alle 22 e l’aver fatto entrare un minorenne.
Il controllo è scattato lunedì sera verso le 23. I poliziotti passavano di lì e probabilmente erano stati imbeccati circa la condotta non proprio ligia del punto scommesse aperto in zona Stanga, dietro Decathlon e Mediaworld. Gli agenti, coordinati dal vicequestore aggiunto Carlo Ferretti, si sono resi conto subito che il locale aveva sforato l’orario di chiusura imposto dall’ordinanza del sindaco Massimo Bitonci (le 22). Sono rimasti sorpresi soprattutto dal consistente assembramento persone sia all’interno che all’esterno. Così è scattato il controllo. Tra tutti i presenti, molti dei quali stranieri, c’era anche un ragazzo di 17 anni: un giovane che è riuscito a eludere la sorveglianza per entrare a giocare. Questa è una delle più gravi violazioni che si possono commettere quando si gestisce una sala scommesse perché il gioco d’azzardo è severamente vietato ai minori di 18 anni. Per questo motivo, oltre alla multa di 300 euro per l’inosservanza dell’ordinanza Bitonci, è stata staccata anche una sanzione da 6.600 euro. Oltre a questo l’infrazione degli articoli 17 e 9 del Tulps prevede anche la sospensione della licenza per 60 giorni.
Ieri pomeriggio i poliziotti della Questura si sono presentati in via Croce Rossa 18 e hanno notificato il provvedimento al gestore, una imprenditrice cinese.
Altra batosta, quindi, per il marchio Punto Snai in città. Nei giorni scorsi Sandro Bassi, che ha aperto la sala corse in stazione nel 1990, ha inviato la comunicazione di licenziamento collettivo per i 25 dipendenti. La sala scommesse è chiusa e il destino sembra segnato. Evidentemente le pressioni nell’ambito della lotta al degrado in quell’area della città, con i continui controlli da parte delle forze dell’ordine e i provvedimenti di chiusura della Questura, hanno indotto Bassi a gettare la spugna. La sala scommesse di piazzale Stazione era infatti il punto di riferimento per molti stranieri che ne avevano fatto un luogo di bivacco quotidiano.
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