Un mondo d’amore reggae tra leggende e nuove stelle

LATISANA. “One Love” cantava Bob Marley in quell’omonimo singolo di successo liberamente tratto, accelerandolo, da un brano di Curtis Mayfield del 1965: “People get ready”. Ed è bello immaginarsi il popolo del reggae italico, orfano del Sunsplash ormai emigrato in Spagna, già pronto per rievocarne degnamente i fasti con nuova edizione del “One Love World Reggae Festival”. Si parte oggi e si chiude il prossimo fine settimana, domenica 26.
Per la terza edizione dell’evento musicale, ospitato all’interno del Camping Girasole (via Lignano sud 53 a Latisana) a poca distanza dal mare, ritroviamo in cartellone alcuni tra i nomi più importanti della scena reggae mondiale. La musica in levare che arriva dalla Giamaica, cullata dalle onde dei Caraibi e amplificata dalla vibrante vita delle strade polverose di Kingston, in questi anni ha subito tante evoluzioni. L’One Love Festival ne offre una rappresentazione a 360 gradi, spaziando tra leggende del rocksteady, testimonianze roots e nuove stelle della dance hall. Un angolo di Giamaica nel Nordest, nell’Adriatico: i concerti in programma sul palco principale sono più di trenta. Questa sera Ken Boothe, alfiere del sound rocksteady e membro dell’etichetta Studio One, apre la strada ad altri due nomi storici della musica in levare: domenica 19 si esibirà per il pubblico italiano Mykal Rose ex voce dei Black Uhuru e, giovedì 23, sul palco ci sarà nientemeno che Bunny Wailer cofondatore assieme a Bob Marley e a Peter Tosh dei Wailers. Omaggiati i padri fondatori del reggae, si può atterrare sul presente con alcuni dei nomi più popolari degli ultimi quindici anni: sempre stasera è previsto anche il concerto di Junior Kelly, che fonde roots e ragamuffin. Giornata da non perdere quella di domani con l’energia dancehall di Anthony B e il sentimento di Jah Cure, vicino al pop-soul americano. Non è finita qui: tra le stelle internazionali ci sono anche Mr Vegas (il 24), Jah Sun e Shaggy (il 25), la circo-family tedesca Jamaram (il 19) che mescola ska, latin, balkan e afrobeat e gli statunitensi Groundnation (il 24) con le loro sonorità reggae a stelle e strisce. E l’Italia? Ai paladini del popolo rasta nazionale, i Mellow Mood, spetta il compito di garantire il gran finale al festival, domenica 26.
I 30mila spettatori attesi a Lignano oltre agli artisti principali avranno poi di che dilettarsi con i migliori soundsystem e con numerose iniziative collaterali. Nella Spiritual Yard sarà possibile sperimentare diverse tecniche come yoga, meditazione, massaggi sonori con gong e campane tibetane, biodanza. Da scoprire anche il Green Village, una zona interamente pensata al rispetto ambientale dove si potranno incontrare gli info-point di 9 diverse associazioni di attivisti tra cui Medici senza frontiere e Seashephard. Biglietti: 18 euro (venerdì 17 e sabato 19), 14 euro (domenica 19). Infoline: 366.1051 217, info@onelovefestival.it
Matteo Marcon
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