Un Natale da leoni: costate a sorpresa dentro i pacchi dono

CAMPOLONGO. Dei bei pacchettoni natalizi, con tanto di carta decorata e fiocco, in regalo ai grandi felini del Tiger Experience, parco didattico a Campolongo dove Gianni Mattiolo, assieme al socio Giacomo Ferrari, abita in compagnia dei suoi “animali di famiglia”. Che sono quaranta tra tigri, leoni, puma, leopardi; poi ci sono Rocco e Rocchetta due deliziosi orsetti lavatori, il gufo Tato, il barbagianni To. Fuori dal conto, i pappagalli, i cani e i gatti.

“Cronache animali”. Tornando ai pacchi dono, sono stati consegnati ad alcuni dei grandi felini i quali li hanno aperti, leccandosi i baffoni, davanti alle telecamere di “Cronache animali” che va in onda su Rai2 (la puntata sul Natale al Tiger Experience verrà trasmessa l’11 gennaio, salvo spostamenti). E’ la seconda volta che “Cronache animali” dedica un servizio al centro di Campolongo: il primo l’anno scorso su una bimba affetta da una grave malattia che aveva un grande desiderio: fare la “veterinaria” di leoni. Assieme a Gianni Mattiolo e a una veterinaria, la piccola, vestita con un camice bianco, ha potuto avvicinare uno dei felini, toccarlo e ascoltare spiegazioni “dal vivo”. Una mezza giornata di felicità per lei e di commozione per i genitori, i volontari che hanno dato una mano e per Mattiolo. L’incredibile uomo che sussurra ai puma, si spupazza i leoni come fossero micetti, ha assistito al parto di una delle sue tigri steso accanto a lei per un giorno e una notte interi. Con la partoriente che gli teneva una zampa sulle gambe, come dire stai qui con me, e lui che ha preso il piccolino appena uscito e l’ha avvicinato alla bocca della mamma perché lo leccasse. Qualcosa di strepitoso.
Big, Sansone e Mark. Il primo pacco sotto le telecamere è stato per Big, il leone bianco, un tipo giocherellone, di buon umore e un tantino pigro: con due unghiate ha distrutto il cartone e quello che ha trovato dentro, una bella porzione di carne rossa, è stato di suo gradimento. Poi è toccato a Sansone, re leone, un tipo che quando Mattiolo passa nelle vicinanze comincia a ululare, uggiolare, mugolare, insomma a chiamarlo, e non la smette fino a che il suo amico umano non entra nel recinto e gli scompiglia la criniera, gli fa poderosi grattoni sulla pancia, si fa leccare e via coccolando. A Sansone è toccato un osso che pareva regalato dai Flinstone. Ancora carne rossa (l’intera fornitura è stata regalata dal macellaio di Bojon toccato da natalizio spirito) per Mark il leopardo, Panthera pardus, il decano del Tiger considerato che il leopardo più vecchio del mondo ha 24 anni e lui ne ha 22. Gianni stravede per quel suo «good boy». Altre bisteccone per Tarzan la pantera nera o meglio il leopardo nero e infine un bel pacchetto è toccato anche al procione Rocco: l’ha aperto in fretta con quelle sue laboriose, delicate e mai ferme “manine” rosa e ha molto gradito la ricca macedonia di frutta e verdura.
Una gestione mica semplice, quella del Tiger: a dare man forte a Mattiolo c’è Giacomo che con gli animali ha un rapporto naturale e speciale e si è tuffato in questa avventura con grande passione e ci sono anche parecchi volontari, persone che amano gli animali e lì aiutano e imparano come fosse uno “stage”.

A scuola con i pappagalli. A breve tornerà stabilmente al Tiger Gianluca Ranzan, padovano, l’uomo (e l’artista) dei pappagalli. I tre assieme stanno lavorando per arricchire il parco di un settore dedicato solo ai pappagalli, animali dei quali sia Mattiolo che Ranzato sono grandi e titolati esperti. Ci sarà uno spazio apposito che permetterà a chi tiene un pappagallo a casa di portarlo lì e di capire come farlo volare e come soprattutto farlo tornare; di approfondirne comportamento e caratteristiche. Una specie di “scuola” per Psittaciformi di ogni genere e per i loro padroni, o “tutor” come dice Mattiolo. Saltuariamente al Tiger vengono organizzate visite guidate (info. 347 9827131), sono dei tour adatti a chi ha un reale interesse per quegli animali e per gli animali in genere: per un paio d’ore ci si trova sprofondati in un documentario dal vivo durante il quale si vede e si ascolta molto su leopardi, puma e compagnia ma con continui riferimenti anche al comportamento dei cane o del gatto di casa. Insomma, un corso accelerato e “live” di etologia. A proposito, su richiesta della Forestale, Mattiolo ha fornito i calchi delle orme dei suoi animali, utili a riconoscere subito eventuali presenze di felini in libertà. Ipotesi tanto remota quanto frequenti sono gli avvistamenti di pantere nere sugli Euganei o nelle campagne. L’ultimo animale scambiato per pantera era un gatto nero, magari un tantino obeso ma niente più.

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