Un piede a Costantinopoli
Le analisi risolvono l'enigma dei Tetrarchi di San Marco

I Tetrarchi accanto alla Basilica di San Marco In primo piano il piede sostituito
Quel gruppo dei Tetrarchi con un piede a Costantinopoli. Lo si sospettava da anni, ma ora l'indagine promossa dalla Procuratoria di San Marco ha offerto anche la prova materiale che ancora mancava. Il piede sinistro perduto - e poi reintegrato in epoca imprecisata in porfido rosato, anziché in rosso egiziano come il resto dell'altorilievo - di uno dei quattri personaggi imperiali del gruppo scultoreo che orna l'angolo della facciata sud della Basilica di San Marco, è quello ritrovato appunto a Costantinopoli, incredibilmente, secoli e secoli più tardi, nel 1963. Allora, gli scavi condotti da archeologi tedeschi e turchi, portarono alla luce nei pressi dell'antica piazza del Philadelphion, ornata di statue di porfido, un piede sinistro assai simile a quello perduto di una delle figure del gruppo dei Tetrarchi. Ora quel piede è stato analizzato dal professor Lorenzo Lazzarini della Facoltà di Architettura dell'Iuav di Venezia, esperto di marmi, per conto appunto della Procuratoria marciana e non ci sono più dubbi. «Il porfido rosso del piede ritrovato a Costantinopoli - spiega il professor Lazzarini - è esattamente dello stesso tipo di quello mancante nel gruppo dei Tetrarchi, solo un po' più piccolo come dimensioni, perché nel tempo ne è stato, evidentemente, riutilizzato un frammento. Abbiamo anche identificato la provenienza del piede poi rifatto a Venezia, che è anch'esso molto antico e proviene dalla città croata di Arbe, l'odierna Rab». La scoperta definitiva verrà presentata tra pochi giorni nella Giornata di studi intitolata, appunto, L'Enigma dei Tetrarchi, che si svolgerà a Venezia giovedì 28 ottobre, organizzata dalla Procuratoria di San Marco e dal Centro Tedesco di Studi Veneziani. Il gruppo dei Tetrarchi, come quello dei Cavalli bronzei sulla loggia della Basilica è uno dei bottini più celebri tra quelli che i Veneziani condussero in laguna nel 1204, in seguito alla conquista di Costantinopoli. Si tratto appunto, di un gruppo scultoreo in porfido con quattro figure in altorilievo, identificate dagli studiosi come i quattro imperatori della Prima Tetrarchia (293-313), istituita da Diocleziano, con lui e Massimiano come "Augusti" e Galerio e Costanzo Cloro come "Cesari". Se il luogo di provenienza, il Philadelphion, menzionato anche nelle fonti bizantine, non sembrava in discussione, resta da chiarire l'epoca e il luogo originale di collocazione del gruppo dei Tetrarchi. Il piede perduto fu ritrovato appubnto nel 1963, nel corso dei lavori di scavo al Myrelaion presso la chiesa e il palazzo imperiale di Romano Lakapenos, nell'odierno quartiere Aksaray di Istanbul. Fu Rudolf Naumann, primo direttore dell'Istituto Archeologico di Istanbul, a rinvenire il frammento di piede calzato e a ricollegarlo immediatamente all'elemento mancante del gruppo veneziano. Il reperto passò poi in proprietà al Museo Archeologico di Istanbul e venne conservato in magazzino. Poi, dopo l'apertura di una sezione dedicata alla storia della città di Costantinopoli nel 1999, fu esposto in una vetrina. Ora, con il convegno veneziano - dopo l'esame sull'originale - la definitiva conferma del ritrovamento. Al convegno parteciperanno, tra gli altri, illustri studioso di architettura e archeologia bizantina come Ennio Concina e Peter Schreiber e l'archeologa ora procuratore di San Marco Irene Favaretto
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