Un ponte per unire i tronconi dell’Ostiglia

Un milione dai fondi europei per realizzare l’attraversamento sul Brenta che completerà la ciclabile
POLETTO.NUOVA CICLABILE EX FERROVIA CAMERINI PIAZZOLA SUL BRENTA
POLETTO.NUOVA CICLABILE EX FERROVIA CAMERINI PIAZZOLA SUL BRENTA

PIAZZOLA SUL BRENTA. Un sogno pronto a diventare realtà. L’Ostiglia ciclabile, che da Treviso conduce a Mantova, potrà essere completata nell’unico punto che è rimasto da ultimare, ovvero il ponte sul fiume Brenta a Curtarolo. La Regione Veneto, a fine anno, ha destinato un milione di euro di fondi europei per ricostruire il ponte dell'ex ferrovia militare che attraversa il Brenta. Attualmente, per poter percorrere tutta la ciclabile, si deve fare una deviazione sul ponte che da Campo San Martino va a Piazzola, su un tragitto poco sicuro per i ciclisti.

Il progetto del nuovo ponte ciclabile corona un sogno per i comuni rivieraschi, che da un decennio lavorano con impegno e tenacia per superare disparate difficoltà, consapevoli dell'importanza strategica di questa opera per la valorizzazione del singolare percorso ciclopedonale che attraversa l'Alta per 32 chilometri.

Il primo a esultare è l’ex sindaco di Piazzola Renato Marcon, che, nel dare notizia dell’importante stanziamento regionale, ricorda gli sforzi messi in atto dai Comuni dell’Unione Padova Nordovest. «Questa felice soluzione», afferma Marcon, «mi offre l'opportunità per incoraggiare gli attuali amministratori a proseguire l'impegno con spirito collaborativo. Anche in questo caso l'obiettivo è stato raggiunto perché più Comuni e associazioni di categoria di un territorio vasto hanno condiviso come strategico un progetto sovracomunale: di questo i cittadini, prima ancora che i Comuni, potranno beneficiare. Questa è la strada da seguire. Gli amministratori locali devono continuare a tenere alto lo sguardo, oltre i confini amministrativi del singolo Comune, se vogliono essere utili al territorio».

L'esempio delle piste ciclabili sovracomunali è emblematico. Per l'Alta Padovana si tratta di un progetto iniziato tra il 2007 e il 2008 sulle ciclopedonali dell'Ostiglia, del Muson e del Brenta: a meno di dieci anni di distanza da quella felice intuizione, i risultati sono molto superiori a quelle che erano le aspettative. «Oggi possiamo dire che allora esistevano nelle comunità dei bisogni latenti, che ora hanno trovato un loro compimento positivo: la gente ha voglia di muoversi in modo sano e naturale, trovando anche opportunità di socializzazione». Con l’ultimo tassello del ponte di Curtarolo si arriverà quindi a completare del tutto i 110 chilometri totali di percorso ciclabile, che si snodano attraverso due regioni (Lombardia e Veneto) e ben 5 province (Mantova, Verona, Vicenza, Padova, Treviso), facendo diventare l’ex ferrovia Ostiglia, in disuso della seconda guerra mondiale, una tra le più lunghe e suggestive d'Europa.

Paola Pilotto

Argomenti:piste ciclabili

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova