Una folla commossa per l’ultimo saluto a Guido Montesi “il sindaco gentile”

Una folla ieri alla Madonna Pellegrina per dare l’ultimo saluto a Guido Montesi, deceduto quattro giorni fa a 92 anni, sindaco di Padova dal 28 aprile 1981 al 26 agosto 1982. Primo cittadino appena dopo Ettore Bentisk e prima di Settimo Gottardo (1982-1987), di Paolo Giaretta (1987-1993) e di Flavio Zanonato. Sono passati molti anni, ma lui è rimasto nel cuore dei padovani. Tant’è che ieri mattina ai funerali, celebrati nel santuario della Madonna Pellegrina dal parroco don Umberto Sordo, oltre alla moglie Carla ed i figli Francesco, Adriana e Luciana, c’erano seicento persone a dargli l’ultimo saluto. Dagli ex sindaci Gottardo e Giaretta a Bruno, il postino, oltre, naturalmente, al primo cittadino attuale Sergio Giordani, con il tricolore sul petto, arrivato in chiesa con il gonfalone cittadino portato dai vigili Vincenzo Lo Sacco e Simone Fortuna. Tra i presenti anche Bruno Mezzalira vice-sindaco di Montesi, Renzo Pittarello, l’ex assessore allo sport Renato Zanovello, l’ex assessore Mario Acampora, Oreste Terranova, l’ex presidente del consiglio comunale Milvia Boselli, Luciano Favaron, Riccardo, figlio di Ennio Ronchitelli, vice di Bentsik, Maddalena Carraro, ex preside del Ruzza, il pittore Gioacchino Bragato, l’ex presidente delle municipalizzate Francesco Marcato, il regista Filippo Crispo, la mitica segretaria degli uffici dei sindaci Anna e tanti ex vigili e dipendenti comunali. Davanti all’altare due corone di fiori con gigli, gladioli, margherite e rose rosse. Commovente l’omelia di don Umberto. «Guido era un cristiano e un credente. È stato maestro elementare in una scuola della terraferma veneziana e a Padova anche dirigente della Sip. Ha prestato servizio anche nel sindacato. Un uomo ricco anche nella passione sociale e politica, dove si è comportato come un vero educatore e portatore dei valori della fratellanza, solidarietà e della cittadinanza. Ma, prima di tutto, ha amato e curato, sino agli ultimi giorni di vita, la sua bella famiglia». L’ex sindaco democristiano è stato ricordato dall’altare anche da una nipote ( «Nonno, non ti dimenticheremo mai» ) dal governatore dei Padovani Eccellenti Gaetano Rampin, dall’ex assessore Zanovello e da una ex impiegata del Comune («Montesi era un signore. Sempre disponibile anche con i dipendenti più umili»).
E poi Paolo Giaretta. «Guido Montesi è stato il sindaco gentile per antonomasia. Vi sembra poco rispetto al periodo attuale, in cui la politica è fatta, in gran parte, di parole aggressive e d’insulti, che, spesso, non rispettano i valori del dibattito democratico?». L’ex sindaco è stato sepolto nel cimitero vecchio di Voltabarozzo. —
Felice Paduano
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