Uso del cellulare alla guida In città tre multe al giorno

Sono stati 1.072 gli automobilisti sanzionati dalla polizia locale nel 2018  Mano più morbida con i ciclisti indisciplinati: solo per 46 è scattata la punizione



Tre multe al giorno per guida con il cellulare. Si conferma anche nel 2018 la tendenza degli automobilisti padovani a rispondere al telefono o, peggio, inviare messaggi mentre sono in strada. E questo nonostante l’inasprimento delle sanzioni del Codice della strada. Lo scorso anno infatti sono stati 1.072 gli automobilisti multati solo dalla polizia locale a Padova per questa infrazione. Linea più morbida invece per i ciclisti indisciplinati: sono 46 le sanzioni in tutto l’anno per comportamenti scorretti, di cui 28 per «circolazione su marciapiedi e portici».

Whatsapp alla guida

Il comportamento più pericolo è proprio quello di inviare messaggi (anche vocali) mentre si sta guidando. Un’esplosione di multe si registrata proprio negli ultimi due anni: nel 2015 infatti i vigili avevano “staccato” 630 multe, l’anno seguente altre 625, poi il “boom” nel 2017 con 1.093 sanzioni e la conferma lo scorso anno con altri 1.072 automobilisti puniti.

Secondo il nuovo Codice della strada, la guida con cellulare è sempre vietata. La legge vieta qualsiasi azione che implichi l’«utilizzo fisico del telefono quando il veicolo è in marcia»: dalla semplice telefonata all’invio di sms e Whatsapp all’impiego delle mappe, dalla consultazione della rubrica o della lista degli appuntamenti fino al semplice rifiuto di una chiamata. È vietato utilizzare il cellulare in viva voce tenendolo anche con una sola delle due mani. E nel caso di utilizzo degli auricolari, un orecchio deve sempre rimanere libero.

Rischio ritiro patente

Nel Codice della strada attuale chi viene fermato alla guida mentre usa il cellulare: si va da 160 a 647 euro (con lo sconto del 30% se si paga entro cinque giorni). Chi però viene multato due volte per lo stesso motivo nell’arco di due anni rischia il ritiro e la sospensione della patente da uno a tre mesi.

Un emendamento che prevedeva il ritiro immediato della patente e la sospensione per 3 mesi già dalla prima infrazione non è stato approvato nella discussione sull’ultima legge di bilancio. Ma è possibile che possa essere riproposto nella discussione sul disegno di legge che riforma il Codice della strada firmato dal Lega e M5S.

Ciclisti graziati

Come detto c’è una maggiore “tolleranza” per i ciclisti indisciplinati. Le 61 multe elevate dalla polizia locale nel 2017 sono diventate 46 lo scorso anno.

Nel disegno di legge in discussione si cerca di aiutare chi va sulle due ruote. È previsto, infatti, che per i ciclisti ai semafori si crei una sorta di spazio ad hoc, una striscia di arresto avanzata davanti alla fila di auto.

La novità più eclatante è la possibilità di circolare contro mano nei centri abitati, dove il limite di velocità è 30 chilometri all’ora. Se la riforma del Codice della strada verrà approvata, dovrà però essere il sindaco Sergio Giordani ad emettere un’apposita ordinanza per consentire la “circolazione diffusa” che dovrà anche essere indicata da appositi cartelli

La nuova legge, se approvata, terrà conto e regolerà anche i nuovi mezzi come skateboard, monopattini e hoverboard. —



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