«Via Avanzo, finalmente la Ztl»

E' entrata in vigore sabato notte, esultano i residenti dell'Arcella
SODDISFATTI I residenti dell’Arcella hanno vinto la loro battaglia
SODDISFATTI I residenti dell’Arcella hanno vinto la loro battaglia
 
ARCELLA.
E' appena terminata l'installazione della segnaletica stradale, la notte tra sabato e domenica è stata la prima per la nuova zona a traffico limitato istituita dal Comune nelle arterie che, in prima Arcella, si trovano tra via Jacopo Avanzo e via Giusto de' Menabuoi. Ztl che si somma a quella già esistente, ormai da qualche anno, nel quartiere Pescarotto.
 La Ztl resta in vigore ogni notte dalle 22 sino alle 4,30 e riguarda le seguenti vie: Gloria, Fasolato, Storlato, Bertolino da Padova, Stradivari, un tratto di via Selvatico, Calzetta, Liberi, Smareglia, Leoncavallo, Bonato, un tratto di Via Jacopo da Montagnana, Drigo, Varotari, Mercadante ed un tratto di via Stefano Dall'Arzere.  Per sei ore e mezzo consecutive, nelle strade sovraelencate, la circolazione è consentita solo ai residenti, alle bici, ai taxi e ai disabili dotati di pass. La Ztl, chiesta a gran voce dai residenti riuniti in un apposito comitato e promossa in modo particolare dalle forze del Pd locale, è stata introdotta per eliminare la presenza delle prostitute e dei loro clienti (spesso provenienti da fuori città), che creavano degrado un po' dappertutto e inquinamento acustico sino all'alba: «Finalmente, da due giorni la Ztl in via Avanzo e nelle strade limitrofe è una realtà - sottolinea Andrea Rossi, consigliere del Pd - I residenti ringraziano innanzitutto il sindaco Zanonato e gli assessori Ivo Rossi e Micalizzi. In fondo, le richieste di chi abita qui sono state soddisfatte in soli quattro mesi: un record nella vita amministrativa della nostra città. Ricordiamoci, però, che il degrado non si vince solo con la Ztl: servono più controlli sul territorio, specialmente nelle ore notturne».  Anche il capogruppo del Pd in consiglio di quartiere Nord è più che soddisfatto: «L'amministrazione comunale ha messo in atto non solo un intervento a carattere repressivo, ma ha anche costruito un percorso di riqualificazione, partecipato assieme ai cittadini, dell'intera area dietro la stazione», osserva Dario Gorgj. (f.pad.)

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