Via Bronzetti, setter ucciso da un'auto pirata

Pensava solo di farsi un giretto intorno a casa. Invece l’escursione è costata la vita a un setter bianco e nero di tre anni, travolto da un’auto poi fuggita

PADOVA. Pensava solo di farsi un giretto intorno a casa. Invece la curiosa incursione è costata davvero troppo cara ad un setter bianco e nero di tre anni appena: gli è purtroppo costata la vita. “Ho visto tutta la scena: questo cane di grossa taglia si aggirava in via Bronzetti, all’altezza del centro Kofler. Un passante ha tentato di approcciarlo, forse per metterlo al sicuro dal traffico, ma l’effetto è stato peggiore: il cane si è buttato in mezzo alle auto” racconta Edoardo Gottardo, 60 anni, pensionato che ha assisitito a questo brutto film. “Una prima auto l’ha evitato. Un’altra invece, guidata da un uomo sulla settantina con gli occhiali, l’ha centrato”.

Il povero quattrozampe si è accasciato a terra, gravemente ferito dall’impatto col veicolo. Subito è stato soccorso dalle persone che, visto l’incidente, si sono fermate a prestare aiuto. Avvolto in una coperta, ha aspettato l’arrivo degli uomini del servizio veterinario Usl16, confortato e coccolato dai presenti. Non però dall’uomo che l’ha investito: una volta assicuratosi che il cane fosse stato soccorso, ha ripreso l’auto e, noncurante, se n’è andato. “Era un setter maschio di proprietà, regolarmente microchippato. L’abbiamo subito visitato e la diagnosi è stata infausta: frattura scomposta della colonna vertebrale, una lesione che non gli avrebbe più consentito di rimettersi sulle zampe.

Tramite il microchip siamo risaliti ai suoi proprietari e con loro abbiamo optato per un’eutanasia terapeutica”, afferma Aldo Costa, responsabile dei servizi veterinari dell’Usl 16. “A Padova abbiamo mille casi all’anno di cani che scappano di casa per i motivi più diversi. La custodia dei propri cani è una cosa seria, e come tale va gestita. Quando invece ci si trova di fronte ad un cane sciolto si raccomanda di avvisare le autorità competenti, di non corrergli incontro per non spaventarlo, e di non mettergli le mani vicino al muso se è ferito: potrebbe mordere”. In via Bronzetti ora resta a terra solo un po’ di sangue. E l’incontenibile voglia di evasione di un cucciolone bianco e nero.

Argomenti:animali

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova