Padova, via Orsini cambia volto: ciclabile e verde al posto dell’asfalto
Via Orsini sarà trasformata con una nuova pista ciclabile bidirezionale che anticipa la realizzazione del Parco delle Mura all’ex caserma Prandina. «I primi 500 mila euro utilizzati per creare quella che diventerà un’area verde»

L’asfalto lascia spazio prima alle bici e poi al verde. È la metamorfosi di via Orsini, primo pezzo di un puzzle che restituirà tra qualche anno il futuro parco delle mura di San Benedetto all’ex caserma Prandina.
Un progetto da 14,5 milioni di euro che inizierà in estate con i lavori per la realizzazione di una pista ciclabile in via Orsini. Non la semplice linea per terra tracciata oggi, ma uno spazio separato e bidirezionale, con conseguente eliminazione di una corsia per le auto.
Che per una strada così trafficata vorrebbe dire rischio caos, se non fosse stata aperta da qualche mese l’alternativa di via Volturno. Certo gli automobilisti padovani dovranno abituarsi a cambiare strada.
La nuova pista
Il progetto della nuova pista ciclabile è andato in gara e i lavori inizieranno in estate. È prevista la realizzazione di una pista bidirezionale ciclopedonale in sede propria, sul lato sinistro della carreggiata, con adeguata colorazione e segnalatica. L’illuminazione prevede lampade a Led di ultima generazione e un sistema di videosorveglianza, con nuove telecamere dedicate al transito dei ciclisti, che prevedono la possibilità di compiere monitoraggi sui passaggi.
«Avevamo dei fondi statali destinati a realizzare ciclabili a scapito di superfici stradali. Abbiamo deciso di destinarli qui perché ci permettono di iniziare i lavori di quello che poi sarà un parco di quasi 60 mila metri quadri», spiega il vicesindaco Andrea Micalizzi. Il finanziamento è di mezzo milione di euro.
Sul rischio traffico il vicesindaco è ottimista: «Siamo soddisfatti dell’operazione su via Volturno, che inizia ad essere utilizzata dagli automobilisti – spiega – Tra l’altro abbiamo appena completato il restyling di tutta la circonvallazione con nuovi marciapiedi, attraversamenti e piste ciclabili più larghe e sicure».
Verso il nuovo parco
Per quanto riguarda il parco vero e proprio si tratta, come detto, di un puzzle complesso, composto di diversi pezzi. Per quanto riguarda lo spazio verde è al lavoro lo studio “Qb Atelier” di Filippo Govoni e Federico Orsini, che sta collaborando con un gruppo di altre dieci realtà, per i vari aspetti specifici della progettazione.
Il cronoprogramma prevede l’avvio dei lavori entro il 2 gennaio 2027 e la consegna del cantiere a dicembre dello stesso anno.
È poi previsto il recupero dei tre edifici storici vincolati all’interno della caserma, in collaborazione con la Soprintendenza che in uno di questi realizzerà un deposito con anche funzioni museali. Gli altri due diventeranno un bar-ristorante (con una compartecipazione privata) e poi uno spazio civico.
Infine Aps Holding si occuperà del «parcheggio boscato» da circa 200 posti che verrà realizzato nell’area più a sud, collegato al centro attraverso un passaggio pedonale che attraversa il monastero della Visitazione. In queste settimane sono in corso le bonifiche e in parallelo anche la progettazione. I lavori veri e propri dovrebbero iniziare nel prossimo autunno.
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