Vigodarzere, i soldi restano in cassa

VIGODARZERE. La lungimiranza ripaga. Se ne è avuta dimostrazione l’altra sera in consiglio comunale a Vigodarzere e nel consiglio dell’Unione Medio Brenta svoltosi qualche ora prima: Cadoneghe vi ha trasferito i suoi soldi bloccati dal patto di stabilità e li potrà spendere tutti per realizzare una mensa, mentre Vigodarzere, che fermi in cassa ha ben 4 milioni, probabilmente riuscirà a spenderne soltanto un paio per la sistemazione della scuola media e il piano idraulico di Tavo, progetti pronti da anni. La manovra, che scadeva il 30 novembre, riguarda la possibilità introdotta dalla Legge di stabilità che sta per essere approvata: liberare i soldi bloccati per anni dal Patto di stabilità per realizzare entro il 2016 delle opere pubbliche, a patto, però, che i progetti siano pronti o realizzabili in tempi brevi. Una manovra che porterebbe a compiere tante opere pubbliche finora rinviate, se non fosse per il capestro della progettazione che deve già essere pronta. Proprio per questo non è passato l’emendamento del consigliere Roberto Zanovello, che chiedeva di utilizzare parte del denaro per sistemare i campi da calcio e la fognatura di acque bianche in via Galilei e Da Vinci a Saletto, che si allargano a ogni pioggia abbondante.
Siccome negli ultimi anni Vigodarzere, pur avendo in cassa 4 milioni di euro, sapeva che non poteva spenderli, non si è messa a progettare nuove opere che non avrebbe potuto realizzare (la legge non consente di incaricare dei professionisti per progettare opere per le quali non si hanno già i soldi pronti da spendere). Quindi niente campi e niente fogne. Cadoneghe invece è stata più lungimirante, trasferendo da mesi l’ufficio tecnico all’Unione: spostandovi adesso i 570 mila euro residui, figura come aver già avviato la realizzazione della mensa entro il 2015, come richiederebbe appunto la Legge di Stabilità.
Cristina Salvato
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