Villa Contarini Giovanelli da campo di concentramento a Museo della Shoah di Vo’

il luogo
Era una casa estiva delle Suore Elisabettiane. Oggi è un museo dedicato al paesaggio. Ma non solo. È anche l’unico Museo della Shoah della Bassa padovana. Già, perché dal dicembre 1943 al luglio 1944 la cinquecentesca e monumentale Villa Contarini Giovanelli Venier di Vo’ è diventata uno dei simboli padovani e veneti dell’olocausto. Fu un piccolo lager, prima tappa dello sterminio degli ebrei, e “accolse” anche Emma e Anna Zevi.
Degli ebrei partiti da Vo’ e diretti nei campi di concentramento, solo tre riuscirono a tornare vivi in Veneto.
DA VILLA A LAGER
Nel dicembre 1943 la villa venne requisita dai repubblichini di Salò e utilizzata come campo di concentramento degli ebrei delle province di Padova e Rovigo. A Vo’ Vecchio, dove il palazzo ha sede, arrivarono fino a 60 persone. Occupavano i quattro piani del complesso, gestito dalla polizia italiana. Il giorno nero della storia di questo complesso degli orrori è il 17 luglio 1944: 47 ebrei imprigionati a Villa Contarini Giovanelli Venier – 21 maschi e 26 femmine tra cui Emma e Anna – furono prelevati dai nazisti tedeschi e trasferiti a Trieste, alla Risiera di San Sabba, e poi in Polonia, nel tristemente noto campo di lavoro e di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Arrivarono in questo lager il 3 agosto. Solo tre si salvarono, tutte donne: Bruna Namais, Ester Hammer Sabbadini e la figlia Sylvia Sabbadini.Un piccolo diario, il “Cronicon” parrocchiale scritto dal parroco di Vo’, don Giuseppe Rasia, ed esposto nelle sale dedicate alla Shoah, è stato fondamentale per ripercorrere e ricostruire la storia della villa.
OGGI È UN MUSEO
La proprietà di Villa Contarini Giovanelli Venier è passata megli anni Cinquanta nelle mani del Comune di Vo’ . Negli ultimi vent’anni istituzioni e associazioni hanno voluto riprendere in mano la memoria di questo luogo oscuro. Il 17 luglio 2001 una lapide è stata collocata nel retro dell’edificio a memoria dei deportati. Nel 2006 il Comune ha quindi avviato un progetto di recupero volto a dare all’edificio un uso pubblico di tipo culturale.
Oggi la villa è aperta al pubblico come Museo della Shoah e del Paesaggio. Il percorso museale di Villa Contarini Giovanelli Venier a Vo’ Vecchio, oltre alla visita alle varie sale affrescate e decorate, ospita appunto il Museo della Shoah (o Luogo della Memoria della Shoah), che si trova al piano terra e presenta i resti delle cucine utilizzate dagli internati ebrei con pannelli che descrivono il dramma da loro vissuto e un’esposizione di documenti a memoria della terribile storia della Shoah (tra cui il il “Cronicon” parrocchiale, il piccolo diario scritto dal parroco di Vo’). Il lager fu di modeste dimensioni, per cui non è stato troppo difficile ricostruire la vita di ogni singolo prigioniero (e le loro storie, compresa quella della bimba che per due volte tentò di scappare), ma anche dei carcerieri che lavoravano nella struttura. Domattina, dalle 10.30, l’associazione CreatiVo’, renderà omaggio ai prigionieri della villa con una cerimonia davanti alla lapide commemorativa del complesso. Per info è possibile contattare i numeri 342-5756959-340-1173880. Info: www.creativo01.com/villa-contarini-giovanelli-venier/ —
N.C.
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