Violenza alla sorella dell’amico, condannato a due anni

Filippo Roncato, ventiduenne di Loreggia, dovrà risarcire 8 mila euro alla vittima, sedicenne all’epoca dei fatti 
Filippo Roncato
Filippo Roncato

LOREGGIA. La pubblica accusa aveva chiesto due anni di carcere. E due anni di condanna (con la sospensione condizionale della pena) sono stati inflitti dal tribunale di Padova a Filippo Roncato, il 22enne di Loreggia, finito sul banco degli imputati per violenza sessuale aggravata in quanto commessa su una minorenne, la sorella di un amico.

I giudici hanno anche ordinato il pagamento in via definitiva di un risarcimento alla vittima di 8 mila euro, mentre ai genitori di 2 mila euro ciascuno (tutti costituiti parte civile con l’avvocato Pierilario Troccolo). A difendere il giovane, l’avvocato Fabio Pavone che ha già preannunciato appello.

Nel corso dell’udienza di venerdì la difesa, giocando le ultime carte, prima aveva depositato un certificato medico che attestava un edema al polso di Filippo per dimostrare difficoltà di movimento e di conseguenza l’impossibilità di compiere un’aggressione.

Poi aveva consegnato una serie di foto scaricate dal profilo social della ragazzina (Facebook e Instagram). Obiettivo: provare che sia il giorno della violenza (il 13 luglio 2016) sia nei giorni successivi la vittima, spensierata e tranquilla, aveva frequentato un bar di Castelfranco Veneto e aveva partecipato a una gita in barca a Jesolo.

In una precedente udienza, invece, la ragazzina aveva ricostruito l’accaduto disperata e tesa. E aveva sottolineato il trauma vissuto nei giorni e mesi a venire. Racconto credibile, secondo il tribunale che avrà 90 giorni di tempo per scrivere le motivazioni della sentenza.

Non è stata ritenuta sufficiente a scagionare Roncato neppure la testimonianza di un amico, pronto a dire in aula di aver letto uno scambio di sms tra l’imputato e la vittima. Sms dai toni affettuosi che avrebbero confermato – sempre secondo la difesa – l’esistenza di un legame tra i due, nascosto ai genitori di lei.

Roncato, infatti, non ha negato di aver avuto un momento di intimità con l’allora 16enne. Ha solo cercato di ricondurre quell’incontro ravvicinato a un rapporto consensuale. Una “lettura” negata con decisione dalla ragazzina: «Quel giorno è suonato il campanello e alla porta si è presentato Filippo... Si è seduto sul divano accanto a me. Poi mi ha baciato. Io l’ho allontanato, lui si è slacciato i pantaloni, gettandosi addosso a me... Io ho urlato “no”... E sono scappata».

Il fratello (amico di Filippo) stava lavorando in giardino con il tagliaerba e non aveva udito la richiesta d’aiuto della sorella. Filippo Roncato ha un altro appuntamento processuale, stavolta davanti al tribunale di Treviso il 12 giugno: è accusato di stupro nei confronti di una 15enne avvenuto nel giardino del locale Baita al lago a Castelfranco Veneto il 21 agosto 2015.
 

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