Volunia, l’esplora web che parla dodici lingue

Il motore di ricerca del futuro potrebbe essere «made in Padova». Protagonista Massimo Marchiori, il creatore dell’algoritmo di Google

PADOVA. In principio fu un algoritmo, la «benzina» indispensabile al motore di ricerca Google. Ma ora c'è chi vuole scalzarlo dal trono, relegandolo alla soffitta del web.

Un nuovo progetto “figlio” dello stesso padre di Google, destinato a cambiare il modo di ricercare informazioni in Internet:si chiama Volunia.com e porta la firma di Massimo Marchiori, professore associato del Bo.

E’ lo stesso che pochi anni fa inventò l'algoritmo alla base del motore di ricerca più usato dagli internauti. Il tam tam corre nella rete, alimentato dall'alone di mistero che circonda Volunia. Nel sito Internet che annuncia il lancio «dell'innovativa esperienza web» ruotano ciclicamente giorni e mesi differenti. Resta fisso solo il 2011, a lasciar intendere che il via libera al nuovo motore di ricerca è previsto entro la fine dell'anno.

Nemmeno il video registrato da Marchiori e caricato su Youtube aiuta a delineare i contorni di un progetto nato quattro anni fa dall'incontro tra il docente padovano e Mariano Pireddu, mago del marketing delle telecomunicazioni.

Marchiori, classe 1970, docente del Dipartimento di Matematica pura ed applicata, racconta agli internauti che cos'è Volunia comodamente seduto su di una panchina, avvalendosi di lavagna e pennarello. Sgombra subito il campo da ovvie deduzioni: non sarà una versione riveduta e corretta di Google. «Si tratta di un motore innovativo che dà agli utenti una prospettiva totalmente diversa da quella cui gli attuali motori di ricerca ci hanno abituato».

Parole troppo generiche per fugare i dubbi del popolo del Web, che in questi giorni si sta scatenando nel tentativo di decifrare il significato delle frasi pronunciate da Marchiori. I forum più accreditati sostengono che Volunia sia fondato sul concetto di “web semantico”: «Volunia potrebbe discostarsi dalle logiche tradizionali utilizzate dai motori di ricerca che elaborano le relazioni tra le pagine web analizzando i collegamenti ipertestuali in esse contenuti. Con l'adozione dell'approccio semantico, si potrebbero tessere delle connessioni fra una pagina e l'altra focalizzandosi sui significati delle parole e, quindi, sull'interpretazione del contenuto». Ma sono ipotesi. Per essere i primi a provare la nuova esperienza è necessario registrarsi su Volunia.com: pochi fortunati potranno partecipare al programma di testing del sistema.

Marchiori è un ex cervello in fuga tornato all'ovile: ora, dopo aver rivoluzionato il web inventando l'algoritmo di ricerca di Google, punta al motore di terza generazione, che faccia interagire utente e sistema. E'  pronto a stupire ancora il mondo, dando vita un metodo di ricerca “sociale”.

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