Zona rossa all’Arcella, il 58 per cento dei residenti è contrario: soprattutto i giovani

Secondo un sondaggio WinPoll per conto del Gruppo Nord Est Multimedia, la maggioranza degli abitanti dell’Arcella a Padova rifiuta la zona rossa voluta dal governo Meloni. Contrari soprattutto i giovani, mentre gli over65 sono divisi. Preoccupazioni per l’immagine del quartiere e il valore degli immobili

Claudio Malfitano
Controlli della polizia in zona rossa
Controlli della polizia in zona rossa

Il 58% degli arcellani è contrario alla zona rossa, con una netta prevalenza tra i giovani e una spaccatura a metà tra gli anziani over65.

È questo il giudizio sulla misura creata dal governo Meloni, attraverso il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, e fatta atterrare in città dal prefetto Giuseppe Forlenza e dal questore Marco Odorisio in una vasta area dell’Arcella che va dal cavalcavia Borgomagno alla torre Gregotti di San Carlo, dopo una prima sperimentazione qualche mese fa in piazzale Stazione.

Arcella zona rossa, cosa ne pensano i residenti? Il sondaggio completo
Zona rossa all’Arcella, il 58% dei residenti è contrario: ecco il sondaggio completo

Emerge dal sondaggio condotto dall’agenzia veronese WinPoll per conto del Gruppo Nem, editore del mattino di Padova. Una fotografia delle opinioni dei residenti del quartiere, dopo che da subito era emersa una forte mobilitazione dei contrari, alimentata soprattutto da commercianti e associazioni che popolano il quartiere. Mobilitazione che ha evidentemente fatto breccia.

I giudizi sull’Arcella 

Come detto il 58% degli arcellani è contrario alla misura ad alto impatto disposta dalla Prefettura, con l’opposizione netta dell’amministrazione comunale. Il 28% pensa che sicuramente peggiorerà l’immagine del quartiere, che sommato a un altro 26% che lo giudica probabile, porta un 54% di residenti a temere gli effetti di un marchio così negativo. Stessa percentuale – il 54% – è quella di arcellani che sono molto o abbastanza preoccupati che gli immobili possano perdere di valore nel loro quartiere.

La sensazione di un provvedimento che polarizza le opinioni arriva dalla domanda «Pensa che questa misura rivelerà utile?».

C’è un terzo esatto degli interpellati che risponde «sicuramente no», più un 22% che è più prudente con un «probabilmente no». C’è poi un 21% che è sicuro dell’utilità dell’intervento e poi un 24% che è possibilista.

I problemi 

Forse il tema politico principale nel quartiere non è la sicurezza, come invece è nelle generalizzazioni che da anni accompagnano l’immagine dell’Arcella. Generalizzazioni spesso usate dalla politica.

Ma alla domanda su quanto un residente si senta «insicuro all’Arcella» il 35% (più di un terzo) risponde che è per nulla insicuro, e poi il 26% poco insicuro, mentre il 32% lo è abbastanza e solo il 7% la percepisce come emergenza.

Le polemiche di questi giorni si possono comprendere meglio osservando l’indice di orgoglio che emerge dal sondaggio: il 37% degli arcellani è molto fiero di esserlo, il 46% lo è abbastanza; solo il 12% poco e un 5% per nulla.

Infine c’è un giudizio abbastanza positivo sull’operato dell’amministrazione comunale guidata da Sergio Giordani: è promossa dal 61% dei residenti nel quartiere.

I giovani e la politica 

Il quartiere è diviso anche anagraficamente, con una popolazione giovane più tollerante e aperta. Il 52% degli over65 infatti approva la zona rossa, mentre percentuali molto più basse si hanno nella fascia 30-44 anni (32%) e tra gli under30 (37%).

Paradossalmente però è la fascia di mezzo quella che si sente maggiormente insicura, quasi la metà dei residenti tra 30 e 44 anni. Non emerge invece nessuna differenza di genere nelle risposte, con uomini e donne che rispondono in modo molto simile.

Le curiosità maggiori si ricavano nelle differenziazioni politiche, con il centrosinistra nettamente contrario alla misura e il centrodestra che la difende (compresi gli elettori di Forza Italia). La sorpresa arriva da chi si dichiara elettore dei Cinque Stelle: in questo caso il 58% è favorevole alla zona rossa, aprendo così una breccia pericolosa per il cosiddetto campo largo alla padovana.

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