Aldo, Giovanni e Giacomo: «Il meglio dei nostri primi 25 anni»

Il trio va in scena a Treviso con il “The best”: «E dopo la festa, nuove idee»
09/02/2015 Sanremo. 66 Festival della Canzone Italiana, prima puntata. Nella foto Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti in Aldo Giovanni e Giacomo vengono premiati
09/02/2015 Sanremo. 66 Festival della Canzone Italiana, prima puntata. Nella foto Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti in Aldo Giovanni e Giacomo vengono premiati

TREVISO. Venticinque anni insieme. Nel mondo dello spettacolo italiano solo i Pooh hanno fatto meglio, ma a costo di qualche abbandono. Invece Aldo, Giovanni e Giacomo insieme lo sono stati sempre, a partire dal 1991, quando Giacomo Poretti si aggiunse ad Aldo e Giovanni, che erano invece cresciuti insieme all’oratorio e insieme avevano deciso di fare teatro. E per festeggiare questi venticinque anni, il trio ha deciso di concedersi un “The best of Aldo Giovanni e Giacomo” che sarà in scena al Palaverde di Treviso non solo domani, come previsto, ma anche il 23 con una data integrativa dovuta alla grande richiesta.

«Devo dire» ammette Giacomo Poretti «che le prime date di questo spettacolo ci hanno dato grandi soddisfazioni, c’è una bella energia tra noi e il pubblico. Abbiamo deciso di festeggiare questi venticinque anni insieme e ci è sembrato giusto farlo riproponendo la storia dei nostri spettacoli, attraverso alcuni degli sketch più divertenti».

Quando si fanno queste operazioni, c’è sempre il sospetto che si stia chiudendo qualcosa, ma Giacomo nega. «Assolutamente no, non è uno spettacolo conclusivo il nostro, abbiamo tutte le intenzioni di continuare e di fare cose nuove, questa è veramente solo una festa in cui ripercorriamo 25 anni anche con l’aiuto di filmati televisivi e di pezzi cinematografici». Ma le due ore e passa dello spettacolo sono soprattutto dal vivo, con brani tratti da “I corti”, il loro primo grande successo teatrale e poi da “Tel chi el telun” e ancora “Anplagghed”. Il tutto reinterpretato dalla regia di Arturo Brachetti. «Con Arturo» dice Poretti «abbiamo costruito una nuova cornice, che ricorda il Lunapark, un ambiente che si adatta bene al nostro tipo di comicità».

Una comicità che è rimasta invariata nel tempo: «Rifacendo i vecchi pezzi ci siamo accorti che erano costruiti molto bene, avevano una freschezza, una carica, un ritmo che abbiamo in qualche caso fatto fatica a ritrovare oggi. Ma proprio per questo è stato bello rifarli, ritrovare il modo in cui li avevamo costruiti, i pezzi messi da Giovanni, o da Aldo».

Tenerezza per il passato, ma anche un pizzico di nostalgia, sembra di avvertire: «In questo campo non conta l’età anagrafica, la carica che avevamo all’inizio non è la stessa di adesso, non conta il fatto che oggi possiamo essere più bravi, l’importante sono le idee. Oggi forse facciamo più fatica a inventare perché il pozzo non è inesauribile, ma quando ci sono le idee funziona esattamente come allora».

E viene da chiedersi cosa abbia reso così longeva la collaborazione, il lavoro insieme. Questione di buon carattere? «Proprio no, in realtà stiamo insieme perché abbiamo pessimi caratteri. Solo che ci divertiamo a lavorare insieme, perché siamo affiatati, perché ci capiamo subito, perché c’è reciproca gratitudine». E per i venticinque anni è previsto anche il modello esportazione. «Reciteremo in italiano, sia chiaro» dice Giacomo «però andremo a Londra, Barcellona, Zurigo. Lì ci sono forti comunità italiane che da tempo chiedevano i nostri spettacoli. Abbiamo approfittato di questa occasione. Certo se poi vengono a vederci anche gli inglesi, gli svizzeri e gli spagnoli non ci dispiace affatto».

I biglietti per “The best of Aldo Giovanni e Giacomo” sono su “Ticketone”. I tre saranno anche a Trieste, al “Palatrieste” il 12 aprile e a Padova il 15 e il 16 aprile, alla “Kioene Arena”.

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